Musiciste ucraine uccise dai missili russi su Zaporizhzhia: Khrystyna e Svitlana avevano 19 e 21 anni

Una è morta già ieri, dopo il raid russo; l'altra qualche ora più tardi dopo il ricovero in terapia intensiva

Musiciste ucraine uccise dai missili russi su Zaporizhzhia: Khrystyna e Svitlana avevano 19 e 21 anni
Con la voce e una chitarra, portavano la musica in bar, piazze e strade dell'Ucraina a sostegno dei militari al fronte, primi tra tutti i loro padri. È stata la morte...

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Con la voce e una chitarra, portavano la musica in bar, piazze e strade dell'Ucraina a sostegno dei militari al fronte, primi tra tutti i loro padri. È stata la morte che piove dal cielo a spezzare le loro giovanissime vite prima del tempo. Svetlana Semeykina e Kristina Spitsyna sono tra le 3 persone uccise nell'attacco missilistico russo che il 9 agosto ha colpito un quartiere residenziale di Zaporizhzhia. «Stavano cantando per strada un'ora prima dell'attacco», ha raccontato il consigliere ministeriale ucraino Anton Gerashchenko, pubblicando sui social un video di quell'esibizione. Un momento di leggerezza e spensieratezza ignaro della morte che si avvicinava: Svetlana è morta sul posto, aveva 19 anni. Kristina, 21 anni, è deceduta all'alba in un reparto di terapia intensiva. «Tutti ricordano Svetlana e Kristina come ragazze ispirate e sorridenti. Le loro belle voci e canzoni sono state ascoltate da tutta l'Ucraina. Hanno suonato a tutte le nostre vacanze e davano carica e buon umore», è il racconto la loro amica, Viktoria Knysh, sulla pagina Facebook del centro di cultura e tempo libero del villaggio di Matviivka, vicino a Zaporizhzhia. «Credevano in una vita luminosa e pacifica sotto la bandiera ucraina. Credendo nella vittoria, l'hanno avvicinata con le proprie forze. Quindi ora dobbiamo farlo per loro». 

 

 

 

Le due musiciste si erano conosciute durante la guerra

È stata la guerra ad aver fatto conoscere Svetlana e Kristina, durante un concerto per militari. «Da quel momento, erano come sorelle. Quasi ogni sera si esibivano in bar, ristoranti, eventi o all'aperto. Quasi tutte le canzoni erano dedicate ai difensori e agli eventi in Ucraina», ha raccontato l'amica a Ukrainska Pravda. Le ragazze hanno fondato il loro duo, "Similar Girls", dopo l'inizio di un'invasione. Secondo Olena Fesenko, direttrice dell'istituto scolastico «Vsesvit» di Matviivka dove le ragazze si sono diplomate in musica, «Svetlana suonava e Kristina cantava dalla prima elementare, sognava di diventare una cantante. Ha preso parte a concerti di Paese, concorsi distrettuali e regionali. Erano ragazze brave, allegre e gentili».

Le due giovani avevano un solo obiettivo: raccogliere quanti più soldi possibile per l'esercito ucraino. Una scelta naturale, essendo entrambe figlie di militari impegnati al fronte. Tanto che il 28 giugno scorso, la 23esima brigata separata «Khortytsia» della Guardia Nazionale ucraina ha pubblicato un loro video sulla sua pagina Facebook. Nel filmato, Svetlana e Kristina ringraziano i loro genitori per il servizio nella brigata e cantano una canzone popolare ucraina: «La Foresta Nera si addormenta». Conosciute per la guerra, unite nella guerra. Ora, Svetlana e Kristina sono state uccise da una guerra che non sta a guardare al talento, alla bellezza, alla giovinezza. Una guerra che non conosce alcuna pietà.

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Il Mattino