Allo scontro praticamente su tutto, il sindaco di Napoli e il presidente della Regione. De Magistris e De Luca ormai ai ferri corti da settimane, toni aspri e polemiche...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ministro, è evidente che quella di Napoli resta comunque anche per il neo-ricostituito ministro del Mezzogiorno la sfida più difficile. I veleni quotidiani tra il sindaco de Magistris e il governatore De Luca non rischiano di compromettere il futuro stesso dei Patti per Napoli e per la Campania?
«Non entro nel merito di tutto ciò. Ribadisco però anche in quest’occasione che solo muovendosi in uno spirito di corretto rapporto istituzionale si possono realizzare gli obiettivi che stanno a cuore ai cittadini. Anche a Napoli».
Lei aveva preannunciato, subito dopo la sua nomina, la visita a Napoli e nelle altre Regioni firmatarie del Patto per il Sud: cosa si aspetta? C’è già qualche segnale di criticità su cui intervenire adesso o è soddisfatto di come sindaci e governatori stanno procedendo?
«Mi aspetto incontri all’insegna di una grande concretezza. È quanto ho potuto riscontrare negli appuntamenti di questi ultimi giorni: in Molise e Calabria per le Regioni, e a Reggio Calabria, Catania e Messina per la Città metropolitane. Sono sicuro che altrettanto accadrà con il presidente De Luca e con il sindaco de Magistris, come con gli altri responsabili istituzionali che incontrerò prossimamente. Nei Patti abbiamo definito priorità, risorse, strumenti e responsabilità: ora tutto il potenziale messo in campo deve tradursi in interventi concreti per i cittadini e le comunità locali del Mezzogiorno, a partire ovviamente da quest’anno».
Posso chiederle se in particolare è cambiato qualcosa nel rapporto tra il governo e il sindaco De Magistris?
«Ho constatato con piacere che, pur nella differenza di posizioni politiche, il sindaco di Napoli ha avviato a partire dal settembre scorso una fase di interlocuzione costruttiva prima con il governo Renzi e ora con il governo Gentiloni. Ripeto, solo se si opera con un corretto rapporto istituzionale si possono realizzare gli obiettivi che i cittadini attendono».
Bagnoli dunque...
«Mi auguro che anche su Bagnoli si possa finalmente riattivare un rapporto costruttivo con il Comune. Dopo 23 anni in cui questa vicenda è andata incancrenendosi, governo e Commissario hanno sbloccato la situazione avviando le operazioni necessarie alle bonifiche, risanando l’arenile, impostando a partire proprio dal piano regolatore del Comune un progetto di rigenerazione urbana di grande respiro. Si tratta di un’operazione molto complessa che ha bisogno di tempi lunghi e di una continua collaborazione istituzionale. Sono certo che partendo dai problemi concreti e dalle loro soluzioni si può andare avanti. Insieme».
Il trasferimento delle ecoballe è una delle priorità del Patto per la Campania: pensa che il recente stop del ministero dell’Ambiente al piano rifiuti della Regione possa compromettere questo impegno?
«Assolutamente no. C’è un confronto in atto per definire al meglio con la Regione il piano di gestione dei rifiuti in modo da rispondere insieme alle obiezioni europee e da inserire lo stesso trasferimento delle ecoballe, che è in corso e andrà accelerando nei prossimi mesi, in un quadro più complessivo di investimenti per la raccolta differenziata, il trattamento, lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti. Su questo punto non mi pare di vedere ostacoli di sorta».
Continua a legge sul Mattino Digital Leggi l'articolo completo su
Il Mattino