Napoli, la settimana della Sociologia analizza le nuove «missioni» degli Atenei

Tra gli eventi principali la riflessione sul «Metaverso e la rivoluzione digitale» e il dibattito su «istruzione e merito»

L'Università Suor Orsola Benincasa
Otto eventi con oltre trentacinque studiosi provenienti da più di venti Atenei italiani ed internazionali. Sono i numeri della «Settimana della Sociologia»...

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Otto eventi con oltre trentacinque studiosi provenienti da più di venti Atenei italiani ed internazionali. Sono i numeri della «Settimana della Sociologia» che ha preso il via stamane all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dove sarà in programma fino al 26 ottobre, quest’anno anche oltre i canonici sette giorni previsti. L’iniziativa rientra all’interno del più ampio programma nazionale della settima edizione de «La Settimana della Sociologia», organizzata a partire dal 2017 dalla Conferenza Italiana dei Dipartimenti di Area Sociologica delle Università italiane.

Filo conduttore delle riflessioni di quest’anno (che saranno anche tutte in streaming su www.facebook.com/unisob) è il «contributo all’innovazione» che il sistema universitario offre alla società contemporanea, ponendo in particolare in risalto il contributo critico della Sociologia all’immaginazione di un altrove e di un altrimenti rispetto al mondo dato. In questo modo è possibile migliorare i rapporti tra gli Atenei e gli attori dei loro territori di riferimento delle loro attività (locali o meno), mostrandone le potenzialità, anche in termini di ricerca e di didattica, nell’interpretare le domande di innovazione e di flessibilità che vengono dal contesto economico, istituzionale e culturale del Paese.

«Un tema che all’Università Suor Orsola Benincasa abbiamo declinato sul “senso dell’Università nella società” in un momento in cui, dopo tre decenni di profonde e sistematiche trasformazioni della sua ragione sociale e istituzionale, all’Università si richiede sempre più di svolgere attività cosiddette di terza missione per affrontare le sfide sociali ed economiche della comunità locale e globale e di quarta missione anche con la responsabilità di promuovere imprenditorialità e sviluppo dell’occupazione». Così Davide Borrelli, professore di Sociologia dei processi culturali al Suor Orsola e coordinatore scientifico dell’iniziativa, presenta gli obiettivi delle riflessioni promosse dall’Ateneo napoletano.

Tra gli appuntamenti più significativi della Settimana della Sociologia al Suor Orsola ci saranno giovedì 19 ottobre alle 14 una riflessione su «La mutazione digitale tra salvezza e disastro», che prenderà le mosse dai volumi di Alberto Abruzzese («Delle cose che non si sanno si deve dire») ed Eugenio Mazzarella («Contro metaverso. Salvare la presenza») e giovedì 26 ottobre alle 14.30 una riflessione su «merito e istruzione» a partire dal libro di Enrico Mauro «Contro la società del sorpasso. Il pensiero antimeritocratico di don Tonino Bello».

 

«Il tema della settimana della sociologia di quest’anno è di grande importanza - spiega il Rettore del Suor Orsola Lucio d’Alessandro - perché è ormai evidente che l’università non può più essere, se mai lo è stata, la classica torre d'avorio impermeabile alla società, ma deve garantire accountability e fornire servizi la cui utilità venga direttamente percepita dalla cittadinanza. In questa prospettiva l'Università, mentre mantiene il ruolo di luogo di formazione del pensiero critico, è diventata anche una componente della cosiddetta ‘tripla elica’: in sinergia con l’industria e con il governo, deve assicurare il trasferimento tecnologico e favorire lo sviluppo economico per far fronte alle nuove sfide dell’economia della conoscenza». Temi di cui lo stesso d’Alessandro era stato precursore già nel 2016 con il suo volume “Università quarta dimensione”

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Il Mattino