«Medicina Interna 4.0», venerdì 23 settembre a Napoli congresso dell’Università Federico II

«Medicina Interna 4.0», venerdì 23 settembre a Napoli congresso dell’Università Federico II
La pandemia, l'aumento della complessità dei pazienti, l'invecchiamento della popolazione, la comorbidità, la riabilitazione cardiologica e l'incremento...

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La pandemia, l'aumento della complessità dei pazienti, l'invecchiamento della popolazione, la comorbidità, la riabilitazione cardiologica e l'incremento di malattie croniche. Tutti fattori che stanno facendo emergere sempre più la centralità e l'importanza della Medicina Interna, combinata a nuove tecnologie, nuove molecole farmacologiche e all’utilizzo di tecniche riabilitative, per la cura dei pazienti.

Tutto ciò sarà al centro del convegno «Medicina Interna 4.0», incontro accreditato da Event Planet e organizzato in collaborazione con il Crib (Centro di Ricerca Interdipartimentale sui Biomateriali) dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e da Antonio Cittadini, professore di Medicina interna presso il dipartimento di scienze mediche traslazionali Università di Napoli Federico II e responsabile scientifico dell'evento. L'incontro, riservato a 70 specialisti provenienti da tutta Italia, si terrà venerdì 23 settembre a partire dalle ore 9:00 presso l'Aula Magna della facoltà di scienze biotecnologiche dell'Università degli Studi di Napoli Federico II (via Tommaso De Amicis 95, Napoli) «Lo scopo del congresso – spiega il professor Cittadini – è quello di affrontare le tematiche più attuali in medicina interna.

Verrà posta una grossa attenzione anche al previsto aumento dell’obesità come crocevia di tutte le malattie internistiche. Interesse particolare verrà posto inoltre in merito a nuove tecnologie di biosensing per prevenire e curare, anche in età pediatrica, eventuali patologie. Infine, verrà dato risalto alle tematiche di medicina di genere». Dunque, tra lectio magistralis e interventi di esperti, si parlerà di malattie croniche come lo scompenso cardiaco, diabete e ipertensione polmonare, collegate all'obesità e alla tiroide, ma si discuterà anche dell'importanza della medicina preventiva e riabilitativa per controllare e curare quelle patologie. Temi che sono diventati ancora più attuali a causa della pandemia, che ha dimostrato quanto sia importante la Medicina Interna nei sistemi sanitari mondiali. Il programma prevede una giornata intensa con sei sessioni e l'intervento di moderatori e relatori di profilo internazionale.

La mattinata sarà aperta dai saluti istituzionali di Matteo Lorito (rettore della Federico II), Vincenzo Santagada (assessore alla Salute e al Verde del Comune di Napoli), Maria Triassi (presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Università napoletana), Giuseppe Longo (direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria) e Anna Borrelli (direttore sanitario Aou). Saranno presenti, inoltre, Andrea Bianco (presidente associazione italiana cardiologia preventiva e riabilitativa), Nicola Montano (presidente eletto della società italiana di medicina interna), Annamaria Colao (presidente società italiana di endocrinologia), Giovanni Esposito (presidente società italiana di cardiologia interventistica Gise). Previste tre lectiones magistrales affidate a Mario Guarino, Nicola Montano e Annamaria Colao su medicina d'urgenza 4.0, scelte in medicina interna e obesità, ma anche discussioni con, tra gli altri, Michele Arcopinto, Giulia Crisci, Domenico Galzerano, Federica Giardino e Valeria Valente.

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Il Mattino