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Alla nascita era un maschietto, ma dopo qualche giorno i medici dovettero cambiargli il sesso. All'oscuro di tutto per 22 anni, Sophie Ottaway ha scoperto la verità sul suo passato per via di una tonsillite.
La storia
Nel 1986, in un ospedale di Beverley, nell'East Yorkshire, nacque un bambino con una estrofia cloacale, una malformazione della vescica molto rara, che richiese un intervento chirurgico immediato. Per evitare ulteriori complicazioni, dopo un consulto con i genitori, i medici decisero di rimuovergli i genitali, registrando quindi il bambino come una femmina.
All'età di 22 anni, però, a causa di una tonsillite, Sophie si recò dal suo medico di famiglia e scoprì tutta la verità sulla sua nascita, leggendo sul computer che aveva i cromosomi XY e che era stata castrata poche ore dopo la nascita.
Roma, occupa un letto d'ospedale: «Adesso dovete operarmi». Ma non aveva bisogno di alcun intervento
Una scoperta non facile, che per diversi anni compromise il rapporto con i suoi genitori e anche il suo stato di salute mentale. Ma una scoperta che permise anche di capire molte cose di lei e del suo fisico: all'età di 11 anni, infatti, le era stato detto di dover assumere estrogeni perché le sue ovaie erano state rimosse alla nascita. Cosa che invece non era vera, dato che essendo nata maschio, non le aveva mai avute.
Oggi, dopo vent'anni di estrogeni, Sophie - che ora ha 37 anni - ha smesso di assumerli. E finalmente, dopo anni di negazione assoluta, ha anche deciso di raccontare la sua storia, parlandone finalmente anche con gli amici.
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