Covid, organizzatore manifestazione negazionista è intubato in terapia intensiva

Aveva organizzato un grande raduno di negazionisti del Covid e no-mask e ora è ricoverato in ospedale e intubato in terapia intensiva a causa del coronavirus. È...

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Aveva organizzato un grande raduno di negazionisti del Covid e no-mask e ora è ricoverato in ospedale e intubato in terapia intensiva a causa del coronavirus. È accaduto in Germania e la sua storia è riportata dai social e dai media tedeschi.  «Uno degli organizzatori della manifestazione di negazionisti della pandemia che il 7 novembre ha radunato a Lipsia 20.000 persone, per lo più senza mascherine e senza rispetto delle distanze, è finito intubato nella terapia intensiva della clinica universitaria della città», si legge su Twitter. 

Come riportano i siti tedeschi, citando la comunicazione del direttore dell'ospedale in cui è stato ricoverato, l'organizzatore della manifestazione sarebbe stato contagiato otto giorni dopo la manifestazione. Nel reparto di terapia intensiva è stato necessario attaccarlo a un ventilatore polmonare. Numerose le proteste contro le restrizioni imposte dal governo da parte dei negazionisti scesi in piazza. Un altro sarebbe morto in seguito alla sua partecipazione alla manifestazione del 21 novembre. 

 

 

 

 

Il 7 novembre migliaia di persone erano scese per le strade di Lipsia per protestare contro le misure prese dal governo di Angela Merkel per arginare la seconda ondata di coronavirus. La manifestazione, alla fine della prima settimana di lockdown "light", era stata organizzata dal movimento "Querdenker" ('Pensiero latelare') che ormai è attivo in oltre cinquanta città in tutta la Germania e che spesso alle proteste viene affiancato da movimenti di estrema destra, estrema sinistra e cospirazionisti. 

 

Sui social sono in molti a sottolineare che se non si crede alla pericolosità del virus non si dovrebbero accettare le cure negli ospedali lasciando il posto ad altri malati. Una divergenza di opinioni emersa soprattutto nel corso della seconda ondata della pandemia, durante la quale le difficoltà economiche sembrano preoccupare molto più di prima. 

 


  

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Il Mattino