Nicola Virzì, fotografo del M5s scaricato dopo 10 anni: «Non mi ha dato nessun vantaggio, torno a fare il camionista»

"Quando mi chiedevano cosa hai fatto negli ultimi anni non potevo che dirlo. La faccia di chi mi stava di fronte cambiava tragicamente, dicevano che mi avrebbero fatto sapere ma il telefono non ha mai squillato", scrive in un post Facebook

Fotografo del M5s scaricato dal partito dopo 10 anni: «Ora torno a fare il camionista»
Ha lavorato per quasi 10 anni nel Movimento 5 stelle, ora tornerà a fare il camionista. Si chiama Nicola Virzì, alisa Nikilnero. Con un post sul suo profilo Facebook...

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Ha lavorato per quasi 10 anni nel Movimento 5 stelle, ora tornerà a fare il camionista. Si chiama Nicola Virzì, alisa Nikilnero. Con un post sul suo profilo Facebook ha annunciato la decisione. "Tra pochi giorni tornerò su un camion a fare quello che so fare, guidare un TIR, mi ero illuso di poter essere un fotografo, ci avevo creduto e ci ho provato in tutti i modi, ma evidentemente la classe era tutta acqua".

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L'avventura in Parlamento

Il fotografo ammette che l'avventura in Parlamento non è stata facile. "Dire di aver lavorato per quasi 10 anni nel Movimento 5 stelle è castrante, non dà nessun tipo di vantaggio (anzi), quando mi chiedevano cosa hai fatto negli ultimi anni non potevo che dirlo, ho lavorato nella comunicazione per il Movimento, prima al Senato poi alla Camera dei Deputati, la faccia di chi mi stava di fronte cambiava tragicamente, dicevano che mi avrebbero fatto sapere ma il telefono non ha mai squillato".

Il sogno svanito

Il sogno di fare il fotografo svanisce "come neve al sole". Tra pochi giorni sarà seduto ad un metro e mezzo da terra, con un volante tra le mani, un sorriso smagliante e "zero rimpianti". Perché i rimpianti li ha "chi non ha dato tutto quello che aveva da dare e non ha messo passione e amore in quello che ha fatto". Oggi è felice di ricominciare a lavorare perché lavorare lo fa star bene. "Con il senno di poi sono rimasto un po’ troppo tempo alla finestra, ma speravo di fare quello che amavo fare, fotografare, purtroppo era una strada troppo in salita, ed io non sono più un ragazzino a quanto pare nemmeno abbastanza bravo per avere uno straccio di speranza e possibilità in quel mondo". Per lui, alla fine, va bene così. In fondo ha sempre amato guidare fin da bambino. Sapete quale era il suo sogno? Fare il pilota. Alla fine "ci sono riuscito alla grande". Accettare quello che è lo ha liberato dalle illusioni e "da un mondo che non mi apparteneva più". Per lui è stata dura, ma c'è riuscito.

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Il Mattino