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BRUXELLES - Salta tutto a Bruxelles. Rinviato a domani il Consiglio europeo che dovrà trovare un’intesa sul nome del presidente della Commissione europea. Rinviata anche la riunione della Commissione che deve decidere sui conti dell’Italia. Allo stallo sul nome del socialdemocratico Frans Timmermans hanno contribuito l’opposizione del blocco di Visegrad e dell’Italia.
«Confido sempre di poter evitare» la procedura d'infrazione, «certo, i numeri sono sempre quelli: positivi, non sono cambiati», ha detto il premier Giuseppe Conte a margine del Consiglio dei ministri. «Non mi fate commentare singole valutazioni di singoli commissari: ora il percorso è molto chiaro, parliamo con atti, oggi deliberiamo l'assestamento e la rendicontazione.
«Votare contro l'intero gruppo di Visegrad e un Paese come l'Italia sarebbe davvero difficile» perché «potrebbe portare a tensioni» nel futuro: lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel dopo la sospensione del vertice Ue sulle nomine. I leader Ue vogliono raggiungere «il più alto consenso possibile», ha aggiunto Merkel. «Sono consapevole che stiamo dando una brutta immagine ai cittadini, ma siamo impegnati a trovare un compromesso» ha poi aggiunto la cancelliera.
Merkel si è poi detta «fiduciosa» sul fatto che, «con un pò di riposo e con la buona volontà, domani saremo pronti e disposti a scendere a compromessi prima che il Parlamento europeo elegga il suo presidente». Dopo oltre 17 ore di discussioni «avevamo bisogno di una pausa e forse di trovare ispirazione», ha aggiunto Merkel, spiegando che il risultato è ancora incerto. «Se sapessimo già cosa cambierà domani, allora avremmo potuto continuare oggi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino