Gli assassini di Gianluca Monni, il ragazzo di Orune di 19 anni ucciso venerdì mattina mentre aspettava l'autobus per andare a scuola, potrebbero avere le ore contate. Per...
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Alcuni testimoni giurano di aver visto il giovane giovedì sera aggirarsi alla guida dell'auto del padre, quella stessa Opel Corsa che ieri è stata trovata bruciata vicino a Pattada. Chi l'ha visto ha assicurato agli inquirenti che il giovane non era da solo. Questo dettaglio contribuirebbe ad avvalorare l'ipotesi che il ragazzo - sulla cui gentilezza, disponibilità e semplicità garantisce l'intero paese - sia stato utilizzato come autista da alcuni suoi compaesani, gli autori della spedizione omicida.
L'ipotesi è che il protagonista dell'assurdo regolamento di conti sia un minorenne, non munito di patente, e che abbia convinto Stefano Masala ad accompagnare lui e gli amici a Orune per saldare il conto in sospeso da dicembre. Nei giorni di «Cortes Apertas» due gruppi - uno composto da giovani provenienti da Nule, l'altro formato da ragazzi del posto - entrarono in collisione. Qualche bicchiere di troppo, insulti, minacce, apprezzamenti eccessivi per una ragazza. Dalla ricostruzione risulta infatti che Gianluca Monni reagì e fu minacciato con una pistola puntata alla tempia da un minorenne di Nule.
Riuscì a disarmarlo e anche a picchiarlo.
Il Mattino