Obama a Cuba: «Sono qui per seppellire ultime tracce guerra fredda»

«Sono venuto qui a Cuba per seppellire le ultime tracce della Guerra Fredda». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama all'Avana.  ...

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«Sono venuto qui a Cuba per seppellire le ultime tracce della Guerra Fredda». Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama all'Avana. 


Poi il presidente ha parlato degli attacchi terroristici in Belgio. «Possiamo sconfiggere il terrorismo, e lo sconfiggeremo». «Dobbiamo stare uniti», ha aggiunto, promettendo che l'America farà di tutto per assicurare che i responsabili di questi atti paghino per ciò che hanno fatto. Quello che è accaduto a Bruxelles, ha detto Obama, ci insegna ancora una volta che «il mondo per sconfiggere il terrorismo deve restare unito, senza guardare alla nazionalità, alla razza o alla fede religiosa». E di fronte a questi «ignobili attacchi», «il popolo americano - ha aggiunto il presidente Usa - farà di tutto per aiutare i nostri amici belgi».

Nel pomeriggio il rpesidente americano ha incontrato alcuni dissidenti. «Tutte le persone intorno a questo tavolo hanno dimostrato uno straordinario coraggio»: lo ha detto Barack Obama incontrando esponenti della società civile e alcuni dissidenti cubani all'ambasciata Usa dell'isola caraibica, dove ha parlato solo per pochi minuti e poi ha ascoltato gli invitati. Obama ha ricordato di aver incontrato alcuni dei presenti in passato, a Miami e a Panama lo scorso anno al summit delle Americhe, mentre altri solo ora per la prima volta, riferisce il pool di giornalisti al seguito.

«Richiede grande coraggio essere attivo nella vita civile qui a Cuba», ha detto Obama. Il presidente ha osservato che gli invitati «hanno fatto sentire la propria voce sui temi che stanno loro a cuore profondamente». Alcuni, ha precisato, «rappresentano gruppi specifici all'interno di Cuba, altri hanno preoccupazioni più ampie sulla democrazia, sulla possibilità di parlare liberamente, di pregare liberamente, di riunirsi o sostenere pratiche democratiche qui a Cuba». Qui, ha aggiunto, «ci sono persone che sono state detenute, alcune in passato, altre molto recentemente».(
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Il Mattino