Vaccino e scuola, il ministero: «È obbligatorio per tutti i lavoratori anche gli assenti»

Vaccino e scuola, il ministero: «È obbligatorio per tutti i lavoratori anche gli assenti»
Anche chi non è attualmente in servizio a scuola deve vaccinarsi contro il Covid. Una nuova circolare del ministero dell'Istruzione chiarisce come si devono comportare...

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Anche chi non è attualmente in servizio a scuola deve vaccinarsi contro il Covid. Una nuova circolare del ministero dell'Istruzione chiarisce come si devono comportare i presidi. E spiega che si deve procedere nel controllo della posizione vaccinale di ogni dipendente.

A partire dal 15 dicembre, l'obbligo vaccinale si applica a tutto il personale scolastico, incluso quello assente dal servizio per legittimi motivi. Questo il succo della circolare che è stata diffusa perché erano arrivate molte richieste di chiarimento.

Il dirigente scolastico deve quindi, «senza indugio, procedere pertanto alla verifica della regolarità della posizione vaccinale sia del personale presente in servizio che di quello assente e invita quanti non in regola con l'obbligo vaccinale a produrre, entro cinque giorni, la documentazione comprovante l'effettuazione della vaccinazione; l'attestazione relativa all'omissione o al differimento; la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni; l'insussistenza dei presupposti per l'obbligo vaccinale. La circolare ricorda inoltre che non è previsto «l'obbligo tout court, quanto piuttosto la possibilità, per il datore di lavoro, di adibire il personale esente/differito dalla vaccinazione a mansioni diverse da quelle ordinariamente svolte».

 

«l dirigente scolastico valuta la possibilità che il personale prosegua nello svolgimento della prestazione lavorativa cui è normalmente adibito - si legge nelle circolare - In ipotesi contraria, ovvero qualora dalla valutazione tecnica emerga un rischio elevato, il dirigente individua, con la collaborazione dei tecnici, interventi che consentano di ridurre il rischio, permettendo con ciò il proseguimento del servizio in condizioni accettabili di sicurezza. Qualora anche questi ultimi provvedimenti non consentano di ridurre in maniera ritenuta accettabile il rischio di contagio, per il lavoratore o per la comunità scolastica, il dirigente provvede ad assegnare il lavoratore a mansioni alternative».

 

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Il Mattino