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Venti minuti prima che l'agente Derek Chauvin a Minneapolis venisse condannato per l'omicidio di George Floyd, a più di 700 miglia più a est degli Stati Uniti, una sedicenne afroamericana veniva uccisa da un agente di polizia a Columbus, in Ohio. La ragazza si chiamava Ma'Khia Bryant e dalle immagini che hanno fatto subito il giro dei media americani, sembra che l'adolescente, in affidamento ai servizi per l'infanzia, stesse usando un coltello nei confronti di un'altra ragazza sul cofano di un'auto.
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Quattro sarebbero i colpi di pistola sparati dall'agente verso Ma'Khia, che è morta poco dopo. Le autorità hanno fornito pochi dettagli sull'accaduto, mentre i media locali hanno ripreso le manifestazioni di protesta che si sono svolte nelle strade del quartiere dove la giovane è stata uccisa e fuori dalla caserma di polizia.
Il sindaco di Columbus Andrew Ginther ha confermato che «una giovane donna tragicamente ha perso la vita» dicendo che i funzionari esamineranno i filmati delle telecamere il prima possibile.
La zia della vittima, Hazel Bryant, ha detto al Columbus Dispatch che la ragazza stava litigando con un'altra persona e che aveva sì con sé un coltello, ma che lo ha lasciato a terra prima che l'agente di polizia le sparasse.
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