«Erano due mesi che stavo pensando di ucciderla ma il mio è stato un raptus, mi umiliava in continuazione». Lo ha detto nel corso dell'interrogatorio...
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In casa dell'uomo sono stati trovati due seghe e un coltello da carne: per gli inquirenti si tratta degli strumenti con cui il fratello ha smembrato il cadavere.
Nicoletta Diotallevi è stata strangolata con una cintura e fatta a pezzi con un sega e poi con un coltello. È quanto emergerebbe dai primi accertamenti autoptici eseguiti sul corpo della vittima. I primi risultati dell'autopsia svolta sul corpo di Nicoletta Diotallevi, confermerebbero così la versione fornita dal fratello Maurizio agli inquirenti che gli contestano l'omicidio volontario e l'occultamento di cadavere. Nel corso dell'interrogatorio di ieri sono emersi anche dettagli cruenti: Diotallevi per tagliare il corpo della sorella ha utilizzato due seghe che aveva in casa e un coltello per tagliare la carne. Nel corso della macabra operazione una delle seghe si è rotta e parte della lama è rimasta conficcata in una gamba. «Ho dovuto utilizzare l'altra sega e poi il coltello per tagliare».
Anche le prime risultanze dell'esame autoptico, svolto sui resti della donna, confermano che sul corpo non ci sono segni di ferite da arma da fuoco.
Il Mattino