Omicidio Tatiana Tulissi, Paolo Calligaris condannato a 16 anni

Omicidio Tatiana Tulissi, Paolo Calligaris condannato a 16 anni
Paolo Calligaris è stato condannato a 16 anni di reclusione per l'omicidio dell'allora compagna Tatiana Tulissi, 37 anni di Villanova dello Judrio (Udine), uccisa a...

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Paolo Calligaris è stato condannato a 16 anni di reclusione per l'omicidio dell'allora compagna Tatiana Tulissi, 37 anni di Villanova dello Judrio (Udine), uccisa a colpi di pistola sull'uscio della loro villa a Manzano nel tardo pomeriggio dell'11 novembre 2008. Lo ha deciso il gup del tribunale di Udine Andrea Odoardo Comez dopo alcune ore di camera di consiglio.


 
La mamma di Tatiana: «Dopo 11 anni l'assassino ha un volto». «Finalmente, dopo 11 anni, possiamo dire che l'assassino di Tatiana ha un volto». Lo ha detto con la voce rotta dalla commozione la mamma di Tatiana Tulissi dopo la lettura della sentenza con cui il gup del tribunale di Udine Andrea Odoardo Comez ha condannato per l'omicidio della figlia l'allora compagno. Al suo fianco, come in ogni udienza, c'erano gli altri due figli, Marco e Marzia. «Non è una soddisfazione, non una consolazione. Dispiace che abbiamo visto che è stato il proprio convivente, persona da cui lei doveva essere protetta».

Il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo si è schernito non ritenendo che «siano confacenti all'Ufficio requirente» da lui rappresentato« espressioni di soddisfazione dinanzi ad una condanna per omicidio volontario, che è uno dei delitti più gravi contemplati dalla legge, e prima ancora sanzionati dalla coscienza umana. Accolgo con rispetto e apprezzamento la decisione del giudice, che ha certificato la bontà dell'impegno profuso sia dagli inquirenti sia dal collega cui da ultimo è stato assegnato il procedimento, che vi si è dedicato con abnegazione, profondo acume logico-giuridico, esemplare conduzione dell'indagine e dell'udienza, con il solo obiettivo di non lasciare nulla d'intentato per giungere alla verità».

«L'odierna sentenza, infine - ha concluso il Procuratore - rende giustizia pure delle asserzioni incaute e gratuite che erano state formulate in merito all'attività d'indagine e ne testimonia per converso l'assoluta correttezza».
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Il Mattino