Orfini: «Le riforme non si fermano ma cambieremo le regole del Pd»

Orfini: «Le riforme non si fermano ma cambieremo le regole del Pd»
Matteo Orfini, presidente nazionale del Pd, interviene dopo le regionali e, in un’intervista al Mattino avverte a proposito degli scontri nel Pd: «Bisogna mettere mano a una...

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Matteo Orfini, presidente nazionale del Pd, interviene dopo le regionali e, in un’intervista al Mattino avverte a proposito degli scontri nel Pd: «Bisogna mettere mano a una revisione dell’organizzazione del partito, con regole più stringenti sulle primarie».




Sulla vicenda De Luca Orfini spiega: «La Bindi ha sbagliato e deve chiederci scusa». Il governo pensa a una riforma della Severino? «Per nulla. Ci sono margini per il ricorso di De Luca». E sul partito della Nazione, Orfini replica: «Mai esistito. La nostra identità è a sinistra». Infine il governo: «Deve darsi - per Orfini - una mission specifica sul Mezzogiorno. Con un ministero o altro organismo. Il Sud è una priorità»



Presidente nazionale del Pd, Matteo Orfini, già collaboratore di Massimo D’Alema, parla del partito e degli scenari politici che si sono aperti dopo le elezioni di domenica scorsa.



Presidente Orfini, partiamo dalla notizia dell’ultim’ora: la maggioranza ha perso due voti al Senato, con il passaggio all’opposizione di 2 parlamentari dei Popolari per l’Italia. Che succede, ora?

«Succede che continuiamo a tener fede al nostro impegno con gli elettori sulle riforme. Rispettiamo la scelta dei due senatori dei Popolari per l’Italia, anche se la riteniamo incomprensibile. Ognuno ne risponderà ai suoi elettori».



Ha fatto bene De Luca a querelare Rosy Bindi?

«Io non avrei presentato quella querela. Quando tra politici si finisce in tribunale, si fa sempre un errore. Ciò detto, la Bindi ha certamente sbagliato».



Perché pensa questo?

«Perché l’iniziativa della presidente Bindi è andata contro lo spirito della Costituzione e fuori dal mandato che affida alla commissione il regolamento sulle candidature. Quel regolamento non autorizza certo la composizione di liste di proscrizione a sette ore dal silenzio elettorale».

La presidente Bindi pretende le scuse dal partito. Le saranno date?

«È lei che dovrebbe chiedere scusa, non certo pretenderle. E lo dice uno che non è mai stato tenero con De Luca».





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