«I nomi c'erano già nella prima ondata, ma da quanto si legge dalle carte e da quello che evidentemente pensa la procura, che non li ha nemmeno indagati, non sembra ci...
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Orfini torna a difendere il primo cittadino dopo l'intervista rilasciata al Messaggero in cui esclude le sue dimissioni e quelle di Zingaretti. «Nella prima parte di questa consiliatura c'è stato uno scontro tra una parte del Pd e l'amministrazione comunale, ma da quando c'è questo commissariamento il Pd di Roma e l'amministrazione conducono la stessa battaglia e sono dalla stessa parte, e così sarà fino alla fine del commissariamento», dice commentando le parole del sindaco che ha detto di essere stato «ostacolato dai capibastone del Pd Romano».
«Quella delle dimissioni di Marino è un'ipotesi che non esiste e che non è mai esistita.
«Ci sono due amministrazioni, quella di Marino e quella di Zingaretti, che stroncavano i tentativi di infiltrazione della malavita. Condivido il giudizio del sindaco, la giunta Marino è protagonista di una battaglia contro la criminalità, così come la giunta Zingaretti». «Nel 2018 i cittadini giudicheranno tra chi ha posizioni strumentali e chi davvero sta lavorando nell'interesse degli abitanti di questa città».
«Ho informato Marino di come sta procedendo il percorso di ricostruzione del Partito democratico. Ho convocato per giovedì la direzione del Pd Roma in cui approverò, come previsto dallo statuto, le nuove regole per il tesseramento, che riaprirà sabato», aggiunge infine.
Quanto alle proteste del M5S: «pensano sempre di vincere, citano sempre sondaggi in cui vincono, poi si fanno le elezioni e perdono sempre. Vincono sempre nei sondaggi ma sono ancora a 'zero tituli', e così sarà anche nel 2018». «La presentazione di un candidato sindaco del M5s con tre anni di anticipo è un fatto positivo - aggiunge -, magari riusciranno a essere un po' più preparati e competitivi dell'ultima volta. Sarà una bella sfida e ci divertiremo, sarà meglio per loro prepararsi». «Abbiamo parlato anche degli atti che stiamo per assumere, come il dimezzamento delle commissioni consiliari: oggi sono 24, che è un numero incredibile, e diventeranno 12. L'atto verrà depositato in Campidoglio tra oggi e domani». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino