Pablo Escobar, il nipote del Re della cocaina trova 18 milioni di dollari nascosti nel muro della sua casa

Pablo Escobar, il nipote del "Re della cocaina" trova 18 milioni di dollari nascosti nel muro della sua casa
Un nipote del signore della droga colombiano Pablo Escobar sostiene di aver trovato 18 milioni di dollari in contanti nascosti all'interno di un muro di una delle case dello...

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Un nipote del signore della droga colombiano Pablo Escobar sostiene di aver trovato 18 milioni di dollari in contanti nascosti all'interno di un muro di una delle case dello zio. Nicolas Escobar ha affermato che una visione gli ha detto esattamente dove cercare i soldi all'interno dell'appartamento di Medellin in cui ora vive.


Il signor Escobar ha detto ai media colombiani che non si è trattato della prima volta che trovava denaro nei nascondigli di suo zio, che usava nascondere le banconote per evitavare l'arresto. Ha detto di aver scoperto anche una penna d'oro, telefoni satellitari, una macchina da scrivere e un rullino non sviluppato. 

«Ogni volta che mi sedevo nella sala da pranzo e guardavo verso il parcheggio, vedevo un uomo entrare e scomparire», ha detto il signor Escobar alla stazione televisiva colombiana Red + Noticias. «L'odore era sorprendente. Un odore 100 volte peggiore di un uomo morto». L'uomo, che vive in quell'appartamento da cinque anni, dice che alcune banconote sono danneggiate e inutilizzabili e ha raccontato di come accompagnava lo zio in viaggio ed è stato persino rapito e torturato da uomini che lo cercavano.

Escobar ha trascorso decenni a combattere il governo colombiano per evitare l'estradizione negli Stati Uniti prima di rimanere ucciso in una sparatoria con la polizia nel 1993. Il narcoterrorista formò il suo cartello a Medellin alla fine degli anni '70 e nel 1980 contrabbandò l'80% della cocaina venduta negli Stati Uniti. Escobar, soprannominato il Re della cocaina, è diventato uno degli uomini più ricchi del mondo e con la sua attività ha incassato circa 420 milioni di dollari a settimana. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino