Padoan: «I vertici Consip si sono dimessi per non indebolire la società»

Padoan: «I vertici Consip si sono dimessi per non indebolire la società»
«Io non commento le indiscrezioni dei giornali». Così, intervenendo a Repubblica delle Idee in corso a Bologna, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha replicato a chi...

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«Io non commento le indiscrezioni dei giornali». Così, intervenendo a Repubblica delle Idee in corso a Bologna, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sulle indiscrezioni che vorrebbero il numero uno di Consip, Marroni, deciso a rimanere alla guida della società nonostante le dimissioni di due membri del Cda che, di fatto, ne determinano la sua caduta.


«Ribadisco che si sono dimessi per non indebolire il lavoro prezioso di Consip. Quello che ha accelerato la situazione è la legittima mozione del Parlamento. Quindi venendo incontro al segnale politico, ma ribadendo la difesa di Consip è stato deciso da parte del Mef di accelerare il ricambio». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan parlando a Bologna alla «Repubblica delle Idee». E ha aggiunto:
«Non siamo più in recessione, l'Italia cresce. Dopo che la crisi ha portato via il 10% di Pil il Paese sta uscendo: le previsioni di crescita sono incoraggianti, quelle dell'Fmi sono superiori a quelle previste dal Governo. Questa crescita si consoliderà negli anni a venire. L'Italia è vero che cresce poco, ma per accumularsi di ritardi strutturali, nella amministrazione, nella giustizia civile, nel mercato del lavoro. In questi tre anni abbiamo fatto passi avanti su questo fronte».

«È fondamentale», ha detto ancora Padoan, «che il processo delle riforme vada avanti. Alcuni a livello internazionale
pensavano che nei tre anni di governo Renzi si fosse intrapreso un cammino, poi interrotto con la sconfitta al referendum.Questa affermazione non mi piace. Ora non rischiamo di dare il segnale che l'Italia continuerà a produrre poche riforme». Sul fronte delle banche il ministro ha spiegato che «i casi critici, sono molto fiducioso che saranno alle nostre spalle. Ne stiamo uscendo con fatica e determinazione».
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Il Mattino