Silvio Berlusconi sapeva che le ragazze che Gianpaolo Tarantini portava alle sue cene erano escort, ma pagò l'imprenditore barese perché lo negasse e mentisse ai...
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La difesa del Cavaliere ha sempre sostenuto che l'ex presidente del Consiglio aiutò l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini in un momento di difficoltà ma mai lo pagò perché mentisse ai magistrati. Secondo le indagini, Berlusconi avrebbe invece fornito a Tarantini, per il tramite di Lavitola, avvocati, un lavoro e centinaia di migliaia di euro proprio perché mentisse ai pm baresi che indagavano sulle escort portate da 'Gianpì nelle residenze estive dell'allora premier fra il 2008 e il 2009 e sui suoi interessi in Finmeccanica. »Siamo tranquilli che a dibattimento in tempi rapidi il presidente Berlusconi sarà completamente assolto«, spiega Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi insieme con il collega barese Francesco Paolo Sisto, a margine dell'udienza preliminare che si è celebrata nell'aula 'bunker' di Bitonto. »Il dibattimento - ha detto Sisto - sarà la fotografia di una difesa che secondo noi è più che sufficiente per ottenere l'assoluzione del presidente Berlusconi«. Nel procedimento si è costituita parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha rilevato il danno d'immagine al Governo italiano causato dalle condotte dell'allora premier. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino