Appello accorato di papa Francesco dalle pagine di Repubblica: «Fermate i signori della guerra, la violenza distrugge il mondo e a guadagnarci sono solo loro»,...
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«Chi non è colpevole scagli la prima pietra. Guardiamoci dentro e cerchiamo di vedere le nostre colpe. Allora, il cuore diventerà più umano». «Rispondere alla violenza con la violenza - avverte il Pontefice - provoca inevitabilmente migrazioni forzate e immani sofferenze». «Nei conflitti - aggiunge - grandi quantità di risorse vengono destinate a scopi militari e sottratte alle esigenze delle persone più fragili: giovani, anziani e malati». «A volte - spiega Francesco che questa sera visiterà un carcere-, una certa ipocrisia spinge a vedere nei carcerati solo delle persone che hanno sbagliato, per le quali l'unica via è quella del carcere. Ma, ripeto ancora una volta, tutti abbiamo la possibilità di sbagliare.
Tutti in una maniera o nell'altra abbiamo sbagliato. E l'ipocrisia fa sì che non si pensi alla possibilità di cambiare vita: c'è poca fiducia nella riabilitazione, nel reinserimento nella società. Ma in questo modo si dimentica che tutti siamo peccatori e, spesso, siamo anche prigionieri senza rendercene conto. Quando si rimane chiusi nei propri pregiudizi, o si è schiavi degli idoli di un falso benessere, quando ci si muove dentro schemi ideologici o si assolutizzano leggi di mercato che schiacciano le persone, in realtà non si fa altro che stare tra le strette pareti della cella dell'individualismo e dell'autosufficienza, privati della verità che genera la libertà. E puntare il dito contro qualcuno che ha sbagliato - aggiunge - non può diventare un alibi per nascondere le proprie contraddizioni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino