Il Papa indica la linea editoriale dell'Avvenire: «Poveri e migranti la vostra agenda»

Il Papa indica la linea editoriale dell'Avvenire: «Poveri e migranti la vostra agenda»
Città del Vaticano – Papa Bergoglio traccia la linea editoriale dell'Avvenire, il quotidiano dei vescovi ampiamente sostenuto con i fondi dell'8 per mille. A...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Città del Vaticano – Papa Bergoglio traccia la linea editoriale dell'Avvenire, il quotidiano dei vescovi ampiamente sostenuto con i fondi dell'8 per mille. A preoccuparlo non sono tanto i conti o il calo pubblicitario come accade per tutte le aziende editoriali italiane, quando la perdita di un orizzonte comune: «Nessuno detti la vostra agenda, tranne i poveri, gli
 ultimi, i sofferenti. Non ingrossate le fila di quanti corrono a
raccontare quella parte di realtà che è già  illuminata dai
riflettori del mondo. Partite dalle periferie, consapevoli che
 non sono la fine, ma l’inizio della città» ha detto ai giornalisti del quotidiano, al direttore Marco Tarquinio e ai vertici della Cei ricevuti stamattina in udienza assieme ai loro familiari.  Secondo i dati Ads il giornale dei vescovi nonostante il settore editoriale sia in forte contrazione dimostra di reggere all'urto con oltre 23 mila copie vendute in edicola e 80 mila diffuse in abbonamento nella rete delle parrocchie.


L'Avvenire, ha spiegato Papa Francesco, deve aiutare a «educare a pensare» rimanendo ben lontano dall’informazione di facile consumo. Fu Paolo VI a volere la nascita di Avvenire 50 anni fa quando non c'era la cultura digitale e i nuovi mezzi tecnologici che hanno ridisegnato l'editoria mondiale. Un contesto che dovrebbe condurre la galassia dei media cattolici – l'agenzia Sir, Tv2000, il circuito radio InBlu - ad una riorganizzazione del lavoro basata sulle sinergie.
«Analogamente a quanto sta avvenendo nel settore comunicazione della Santa Sede la convergenza e l’interattività consentite dalle piattaforme digitali devono favorire sinergie, integrazione e gestione unitaria».


Bergoglio insiste nel dire che i giornali cattolici non devono «pubblicare delle cose che fanno impressione o che fanno clientela. Noi dobbiamo fare del bene a quelli che ascoltano, dobbiamo educarli a pensare, a giudicare» in modo che la realtà non ceda il posto all’apparenza, la bellezza alla volgarità, l’amicizia sociale alla conflittualità.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino