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Al Gemelli, il paziente numero uno, ieri pomeriggio ha trovato le forze per trascorrere qualche ora in poltrona. Un buon segno. Riprendere le energie non sarà semplice e avverrà per gradi, giorno dopo giorno, tuttavia il processo post operatorio pare avviato bene.
Papa Francesco, 85 anni a dicembre, a detta dei medici dovrà restare all’ospedale per diversi giorni, non meno di sette, poi si vedrà. Tutto dipende dalle eventuali complicazioni e poi da come risponderà alle terapie antibiotiche. Di conseguenza resterà sotto stretta osservazione. Dopo la suspence di domenica sera dovuta all’assenza di notizie immediate – una assenza che si è prolungata fino alle ore 23 facendo andare in fibrillazione mezzo mondo - sapere che Papa Bergoglio con l’aiuto degli infermieri ha potuto alzarsi da letto per un poco, diventa una rassicurazione evidente e immediata. Resta, invece, inalterato l’ordine impartito dal Papa di limitare al massimo le informazioni che lo riguardano per non creare confusione e non far diventare un caso il suo ricovero. Come se la salute di un pontefice fosse una cosa secondaria, da poter minimizzare o nascondere.
«L’intervento chirurgico per la stenosi diverticolare effettuato ha comportato una emicolectomia sinistra» si legge sul bollettino. La durata dell’operazione del Papa (3 ore sotto i ferri) è stata più lunga del previsto poiché in sala operatoria la laparoscopia effettuata tramite un robot di ultima generazione non riusciva a risolvere il problema. Occorreva incidere e lavorare con il bisturi al fine di rimuovere il tratto di intestino infiammato.
La quantità di tessuto estratta sarà sottoposta per prassi all’esame istologico di tipo micro che richiederà un paio di giorni per avere gli esiti, e scartare eventuali brutte sorprese.
Se Papa Francesco con la sua autorità è riuscito ad imporre il basso profilo al Vaticano e al Gemelli, non è riuscito fare altrettanto sui tanti pazienti ricoverati che si sono subito organizzati per dare vita a gruppi di preghiera tra i reparti. In molti hanno recitato novene e rosari, sentendosi compagni di viaggio con il paziente speciale. Una signora anziana, al bar ripeteva in romanesco: «C’ha i diverticoli, eh porello, l’età..». Anche nel piazzale dell’ospedale il via vai è continuo e c’è il tutto esaurito per le troupe televisive di mezzo mondo. Dal Cairo, invece, è arrivato il messaggio del grande Imam di al-Azhar, la massima autorità dell’Islam sunnita, che ha augurato pronta guarigione al «caro fratello, perché possa riprendere a dedicarsi con devozione all’umanità».
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