Città del Vaticano - Dossier, lettere, telefonate, documenti, fotografie. Sul tavolo di Papa Francesco sono arrivate, in queste settimane, diverse informazioni che...
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«Cari fratelli e sorelle, sette mesi fa si concludeva il Sinodo Amazzonico; oggi, festa di Pentecoste, invochiamo lo Spirito Santo perché dia luce e forza alla Chiesa e alla società in Amazzonia, duramente provata dalla pandemia. Tanti sono i contagiati e i defunti, anche tra i popoli indigeni, particolarmente vulnerabili. Per intercessione di Maria, Madre dell’Amazzonia, prego per i più poveri e indifesi di quella cara Regione, ma anche per quelli di tutto il mondo, e faccio appello affinché non manchi a nessuno l’assistenza sanitaria» ha detto Francesco dopo l'Angelus.
Il Papa ha ripetuto che la cura delle persone è più importante dell'economia quasi volesse rispondere a distanza al presidente Bolsonaro che continua a minimizzare il problema per non creare troppi danni al paese. «Noi persone siamo tempio dello Spirito Santo, l'economia no».
Secondo dati parziali in Amazzonia si ipotizzano oltre 150 mila contagi. I morti sono almeno 7449 secondo la Repam, la rete cattolica pan amazzonica. Solo a Manaus i casi di contagio sono più di 12 mila. Poco tempo fa ha fatto il giro del mondo la fotografia presa da un elicottero delle fosse comuni che si stavano scavando a Manaus. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino