Papa Francesco a Mauritius, appello per il clima e per un'economia che non sacrifichi gli uomini

dal nostro inviato ANTANANARIVO - Papa Francesco ha terminato la sua visita brevissima a Port Louis, capitale dell'arcipelago delle Mauritius con un appello al...

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dal nostro inviato
ANTANANARIVO - Papa Francesco ha terminato la sua visita brevissima a Port Louis, capitale dell'arcipelago delle Mauritius con un appello al governo locale che - tra i tanti problemi - è alle prese con l'esclusione e il respingimento degli immigrati. L'incoraggiamento pronunciato dal Papa può essere valido e applicabile anche altrove.


Francesco ha ripetuto che «la costruzione di una effettiva comunione all'interno della grande famiglia umana senza la necessità di emarginare, escludere o respingere». Aggiungendo successivamente che non bisogna «cedere alla tentazione di un modello economico idolatrico, un modello che ha bisogno di sacrificare vite umane sull'altare della speculazione e della mera redditività, che tiene conto solo del beneficio immediato, a scapito della protezione dei più poveri, dell'ambiente e delle sue risorse».

Con questa terza tappa, dopo Mozambico e Madagascar, si conclude il faticosissimo viaggio apostolico in Africa. Il Papa domani sera è atteso all'aeroporto di Ciampino. Durante gli incontri odierni il Pontefice si è detto convinto che si debba partire da un approccio inclusivo dell'ecologia. «Si tratta di andare avanti con quell'atteggiamento costruttivo, che spinge a incentivare una conversione ecologica integrale. Tale conversione mira non solo a evitare terribili fenomeni climatici o grandi disastri naturali, ma cerca anche di promuovere un cambiamento negli stili di vita, in modo che la crescita economica possa davvero giovare a tutti, senza correre il rischio di provocare catastrofi ecologiche o gravi crisi sociali».
 
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Il Mattino