Città del Vaticano – La crocefissione non è qualcosa di astratto. Gesù che - secondo le Scritture - entra osannato a Gerusalemme, «non è un...
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«E questo Gesù, che accetta di essere osannato pur sapendo bene che lo attende il “crucifige!”, non ci chiede di contemplarlo soltanto nei quadri o nelle fotografie, oppure nei video che circolano in rete. No. E’ presente in tanti nostri fratelli e sorelle che oggi, oggi patiscono sofferenze come Lui: soffrono per un lavoro da schiavi, soffrono per i drammi familiari, per le malattie... Soffrono a causa delle guerre e del terrorismo, a causa degli interessi che muovono le armi e le fanno colpire. Uomini e donne ingannati, violati nella loro dignità, scartati.... Gesù è in loro, in ognuno di loro, e con quel volto sfigurato, con quella voce rotta chiede di essere guardato, di essere riconosciuto, di essere amato«.
Cristo, spiega il Papa, è «un Messia ben determinato, con la fisionomia concreta del servo, il servo di Dio e dell’uomo che va alla passione; è il grande Paziente del dolore umano». In piazza ci sono anche i giovani della Giornata Mondiale della Gioventù. Quest'anno si celebra a livello locale ma, l'anno prossimo, l'appuntamento per tutti i ragazzi è a Panama dove sono già iniziate le grandi manovre per ospitare un evento che si annuncia globale. Ieri sera, nella basilica di Santa Maria Maggiore, alla veglia di preghiera, Bergoglio dopo avere ascoltato le testimonianze di alcuni ragazzi, ha parlato di speranza, sogni e, naturalmente, della Gmg. «Non so se sarò io ma ma a Panama ci sarà il Papa e vi chiederà: avete ascoltato i nonni, avete preso i loro sogni?’». Parole che ricordano quelle del brano biblico: gli anziani sogneranno e i giovani profetizzeranno. Ha anche fatto riferimento ai suoi 80 anni dicendo che «a questa eta’ ci si prepara alla fine». I ragazzi lo hanno interrotto correggendolo scaramanticamente, d'impulso. «Noooooo». Francesco ha replicato con un sorriso: «chi garantisce la vita e’ il Signore». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino