L'Ordine di Malta tira dritto e vota un nuovo Gran Maestro, ignorate richieste di far slittare il voto per il Covid

L'Ordine di Malta tira dritto e vota un nuovo Gran Maestro, ignorate richieste di far slittare il voto per il Covid
Città del Vaticano - Nonostante gli appelli al Vaticano, gli Sos e le lettere di protesta che si sono succeduti in questi giorni, si terrà ugualmente, il prossimo 7...

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Città del Vaticano - Nonostante gli appelli al Vaticano, gli Sos e le lettere di protesta che si sono succeduti in questi giorni, si terrà ugualmente, il prossimo 7 e 8 novembre, il Consiglio Compito di Stato incaricato di eleggere il Gran Maestro dell'Ordine di Malta o, come prevede la Costituzione, un Luogotenente di Gran Maestro, in carica per un anno. L'elezione si è resa necessaria dopo la morte del Gran Maestro, Fra’ Giacomo Dalla Torre  deceduto per una malattia lo scorso 29 aprile.

Il Consiglio si riunirà nella Villa Magistrale a Roma, sede extraterritoriale dell’Ordine nel pieno rispetto dei più rigidi protocolli legati all’emergenza causata dal coronavirus.

Per l’elezione del Gran Maestro è richiesto il voto della maggioranza più uno dei presenti aventi diritto. Tecnicamente hanno diritto al voto 56 membri dell’Ordine: il Luogotenente Interinale, i membri del Sovrano Consiglio, il Prelato, i Procuratori, i Balì Professi, un Professo e un membro in obbedienza, cinque Reggenti dei Sottopriorati e quindici Presidenti delle Associazioni nazionali (tra cui due donne).

Le proteste e gli appelli per un rinvio si basavano sul fatto che la maggior parte dei partecipanti non riusciranno ad arrivare a Roma per via del Covid. La maggior parte dei votanti  è, infatti, straniera: Argentina, Perù, Stati Uniti, Libano, Inghilterra, Francia, Svezia, Austria, Germania, Spagna, Polonia, Belgio, Svizzera.

Il pomeriggio di domenica 8 novembre il nuovo Gran Maestro presterà giuramento davanti al Consiglio Compito di Stato alla presenza del Delegato Speciale del Papa, il Cardinale eletto Silvano Tomasi. Successivamente, il Consiglio verrà sciolto.

La decisione di ignorare gli appelli e andare avanti nel programma prestabilito, evitando di far slittare di qualche mese il voto, è stata presa dall'attuale vertice del governo dell'ordine guidato dal barone tedesco Boeselager.

 

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Il Mattino