Tbilisi (Georgia) - Il messaggio è stato diffuso mentre Papa Francesco era a Tbilisi, in Georgia. E' dal 2013, da quando è stato eletto nella Sistina, che...
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In un videomessaggio inviato ai conterranei ha spiegato che lo slittamento sine die non significa non amare più la patria o il suo popolo. Tutt'altro. Ha spiegato che da Roma sta lavorando tantissimo per realizzare una cultura dell’incontro in cui "vivere con dignità" ed esprimersi "pacificamente". Che ha premiato figure esemplari, come Mama Antula, beatificata in agosto, che aiutò "a consolidare l’Argentina in maniera profonda", e il Cura Brochero, una specie di gaucho, la cui canonizzazione avverrà il prossimo 16 ottobre, alla presenza, a Roma, del presidente argentino Mauricio Macri. Del Cura Brochero mette in evidenza di come "lottò" per la dignità "dei suoi cari montanari".
Il Papa si definisce poi un figlio della sua terra Argentina.. Naturalmente vorrebbe "tornare" a visitarla, ma al momento - dice - "non è possibile". Non lo sarà nemmeno l’anno prossimo, per "impegni" già fissati "con l’Asia, l’Africa": il mondo, riflette, "è più grande dell’Argentina", quindi "bisogna dividersi" e lasciare al Signore di decidere "la data" opportuna. Per Francesco quello argentino resta il suo popolo, tanto che confida di viaggiare sempre "con un passaporto argentino" in tasca. Sono convinto, dice il Papa, che l’Argentina abbia molte ricchezza, ma la sua ricchezza maggiore è il "popolo. Un popolo capace di solidarietà, composto di persone che camminano tutti insieme, l’uno accanto all’altro". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino