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Si rinnova la storica diatriba tra Atene e Londra sui marmi del Partenone custoditi al British Museum. Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha chiesto che quei marmi siano restituiti, ribadendo l'offerta di dare in prestito altri tesori archeologici del suo Paese. Le sculture oggetto della controversia, note anche come i marmi di Elgin, furono rimossi dal tempio del Partenone più di 200 anni fa da Lord Elgin, allora ambasciatore britannico presso la Sublime Porta di Istanbul, in circostanze ancora considerate controverse. Fregi e metope furono asportati e venduti nel 1816 al British Museum per 35 mila sterline d'oro dell'epoca. Da allora le sculture sono di casa in una galleria del museo.
«La nostra posizione è molto chiara.
Da Londra, però, i segnali finora non sono stati concilianti. All'inizio di quest'anno Johnson ha ricordato che «il governo del Regno Unito ha una posizione ferma e di lunga data sulle sculture, ovvero che sono state legalmente acquisite da Lord Elgin secondo le leggi del tempo e sono di proprietà dei fiduciari del British Museum sin dalla loro acquisizione». Sono due secoli che la Grecia chiede la restituzione dei tesori e sull'annosa diatriba qualche mese fa era intervenuto anche George Clooney. L'attore aveva preso carta e penna e scritto una lettera indirizzata ad un gruppo di studiosi in cui chiedeva che Londra restituisse ad Atene le preziose sculture che in età classica adornavano il tempio costruito da Pericle sull'Acropoli.
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