Il 9 maggio del 1978, ben 41 anni fa, moriva Peppino Impastato, giornalista e simbolo della storia dell’antimafia, ucciso proprio da Cosa Nostra, che voleva fargli pagare...
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Luisa Impastato, la nipote di Peppino, in un’intervista all’agenzia Agi ha parlato dello zio e di quello che ha rappresentato per lei, che non lo ha mai conosciuto in vita: «Pensare che fosse più giovane di me quando è stato ucciso mi spinge a sentire la responsabilità di portare avanti il suo messaggio. Era un ragazzo che a trent’anni ha dedicato la sua vita agli ideali, e questo ti fa sentire piccola», le parole di Luisa, presidente della Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.
«Mia nonna Felicia è stata la voce narrante attraverso cui ho conosciuto Peppino - continua Luisa - Crescendo porto avanti la sua memoria per un senso di dovere ma anche per passione. Mia nonna non ha dovuto combattere solo contro la mafia, ma anche contro quelli che volevano far credere che Peppino fosse un terrorista o si fosse suicidato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino