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L'AQUILA - «Papa Francesco ha gioito dell'invito». Lo ha detto l'arcivescovo dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, rivelando che ha chiesto al Pontefice di partecipare alla Perdonanza 2022. La circostanza è emersa nel corso della presentazione del programma religioso dell'edizione numero 727 che passerà alla storia: per la prima volta un’apposita conferenza stampa, da parte del comitato organizzatore, per presentare, nello specifico, gli appuntamenti religiosi e prima volta che la porta Santa sarà aperta e chiusa da due cardinali aquilani.
A dare i tre colpi con il ramo di ulivo del Getsemani, incastonato d’argento, sarà il neo porporato Enrico Feroci, nato e battezzato a Pizzoli il 27 agosto 1940, trasferitosi nella capitale sin dall’adolescenza e attuale parroco del santuario romano del Divino Amore.
A chiudere la Porta Santa, come di consueto, l’arcivescovo metropolita aquilano, il cardinale Giuseppe Petrocchi, appunto,nativo di Ascoli e dal 2013 di residenza episcopale nel capoluogo abruzzese.
Non sarà necessario il Green pass per le funzioni religiose.
«Questa è la più importante conferenza stampa - ha detto il sindaco Pierluigi Biondi - perché è attorno al messaggio religioso che ruota tutti. Petrocchi dice che L’Aquila può diventare la città internazionale del dialogo. Con il fuoco poi si risancisce il concetto di città - territorio».
«Identità e missione della Perdonanza - ha aggiunto il cardinale Petrocchi - sono bene espresse dal nome che caratterizza questo evento. Il perdono è un intervento sanante, una terapia che non deve rimanere circoscritta all’interno dell’anima. L’Aquila diventa sede di un evento che ha un raggio planetario primo perché il padre del messaggio è un Papa. I Pontefici degli ultimi decenni hanno ricordato sempre che la pace è legata al perdono. Noi quindi dobbiamo farci eco di ciò. L’Aquila non è una città sui monti ma sul monte. Quindi la Perdonanza di quest’anno è un’occasione per esplorare meglio».
Il 4 giugno scorso Petrocchi ha incontrato in udienza il Papa e lo ha invitato per la Perdonanza 2022.
Il Mattino