Perugia, botte e sigarette spente sul collo del compagno di classe: arrestati due bulli minorenni

Perugia, botte e sigarette spente sul collo del compagno di classe: arrestati due bulli minorenni
Insulti, botte, pugni alla schiena e persino sigarette spente sul collo. Queste le angherie subite da un minorenne di Perugia da parte di due bulli coetanei. Gli aggressori...

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Insulti, botte, pugni alla schiena e persino sigarette spente sul collo. Queste le angherie subite da un minorenne di Perugia da parte di due bulli coetanei. Gli aggressori sono suoi compagni di classe, ma fortunatamente gli altri alunni non hanno ceduto all'indifferenza e hanno segnalato le violenze. Grazie all'aiuto di un insegnante, la vicenda è arrivata al dirigente scolastico ed infine alla Questura. Le indagini della Polizia di Perugia hanno portato infine all'arresto dei due minorenni e alla misura cautelare del collocamento in comunità.


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Un provvedimento disposto dal gip del tribunale dei minorenni di Perugia su richiesta del sostituto procuratore
Flaminio Monteleone. Stando a quanto emerso dalle indagini, gli atti di bullismo andavano avanti da circa un anno all'interno della scuola superiore di Perugia. I due bulli avevano preso di mira il compagno di classe sottoponendolo a sistematiche violenze psicologiche e fisiche. La Questura ha sottolineato che i due bulli avevano trasformato la vita del loro compagno di classe "in un vero e proprio incubo". Il ragazzo infatti aveva cambiato abitudini e temeva perfino di andare in bagno da solo. Le violenze, inoltre, pare si protraessero anche fuori dall'istituto scolastico. 

I compagni di classe hanno però deciso di reagire e tutti insieme hanno scritto al dirigente scolastico, illustrando la situazione. I protagonisti della vicenda, sia la vittima che i due bulli, sono italiani e hanno tutti e tre poco più di 17 anni. Uno dei due bulli, inoltre, aveva già a suo carico un'altra ordinanza cautelare emessa dal gip per i minorenni perché accusato di avere assoggettato altri ragazzi a più episodi di rapine e tentate estorsioni. Il gip ha quindi espresso la speranza che la comunità rappresenti per i due minorenni un' "occasione di riflessione".  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino