Con la nonna vicino al caminetto: ustionato bambino di 6 anni

Con la nonna vicino al caminetto: ustionato bambino di 6 anni
Era seduto con la nonna vicino al camino, forse troppo vicino: è bastato un gesto ed è stato aggredito parzialmente dalle fiamme. Un bambino di sei anni ora è...

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Era seduto con la nonna vicino al camino, forse troppo vicino: è bastato un gesto ed è stato aggredito parzialmente dalle fiamme. Un bambino di sei anni ora è ricoverato nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale Santo Spirito di Pescara. Le sue condizioni non sono troppo gravi e non è in pericolo di vita, ma la paura è stata tanta, per lui e per la nonna che si trovava nella stessa stanza. Tutto è successo nel pomeriggio di ieri in un’abitazione di Villa Oliveti di Rosciano, dove il bambino vive con la madre. La donna si trovava in una stanza attigua, mentre il bambino si trovava vicino al camino con la nonna, quando, per cause che sono ancora in corso di accertamento, è stato raggiunto dalle fiamme del caminetto, forse uno scivolone e un movimento troppo ampio. La nonna lo ha soccorso immediatamente, evitando con il suo intervento conseguenze peggiori, e subito sono stati allertati i soccorsi.

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 La centrale operativa del 118 che ha ricevuto la chiamata ha inviato un’ambulanza medicalizzata: i sanitari hanno controllato il bambino, lo hanno stabilizzato e hanno prestato le prime cure. Poi lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale dove il piccolo è entrato in codice rosso. I medici hanno condotto tutti gli accertamenti necessari e hanno riscontrato ustioni di primo e secondo grado sul trenta per cento del corpo, in particolare sull’area del torace e sulle braccia: il bambino era dunque di fronte al camino quando è stato raggiunto dalle fiamme. E’ stato ricoverato nel reparto di chirurgia pediatrica e le sue condizioni non destano particolari preoccupazione, tanto che non è stato previsto, perché non considerato necessario, un trasferimento in un centro specializzato per i grandi ustionati. Sulla vicenda è stata aperta, come atto dovuto, un’indagine da parte dei carabinieri della compagnia di Penne. I rilievi che i militari della stazione di Alanno, coordinati dal capitano Giovanni De Rosa, comandante della compagnia di Penne, hanno effettuato all’interno dell’abitazione non fanno pensare che si tratti di un fatto diverso dall’incidente domestico. I riscontri effettuati in questa primissima fase delle indagini confermano quanto raccontato dalla nonna e dalla madre del piccolo, ancora impaurite per le possibili conseguenze di quanto accaduto. E non fanno emergere profili di responsabilità. Il bambino, dopo un primo momento di spavento, sta comunque meglio. In ogni caso le sue condizioni sono state monitorate dai sanitari nel corso della notte.
 

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Il Mattino