Uccise figlio adottivo di 5 anni, la moglie torna a vivere con lui: «L'ho perdonato»

Massimo Maravalle e il piccolo Maxim
PESCARA - "L’ho perdonato, non era lui in quel momento. Ora proviamo a ricominciare insieme». Un anno dopo Patrizia Silvestri ha riaccolto nella loro casa di Pescara il marito...

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PESCARA - "L’ho perdonato, non era lui in quel momento. Ora proviamo a ricominciare insieme». Un anno dopo Patrizia Silvestri ha riaccolto nella loro casa di Pescara il marito Massimo Maravalle che, il 18 luglio del 2014 in preda a un raptus, soffocò nel sonno il loro bimbo adottivo, Maxim, di 5 anni. Poche settimane fa è tornato in libertà dopo che in una perizia clinica depositata in tribunale è stato ritenuto "non pericoloso". "Non era lui in quel momento. Ora proviamo a ricominciare insieme", ha detto la donna, come riporta l'edizione online del Corriere della Sera. Il tecnico informatico, ritenuto incapace di intendere e di volere nel momento dell'assassinio, è attualmente in libertà vigilata, come disposto dal gip di Pescara. Due volte a settimana deve recarsi presso un Centro di salute mentale.
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Il Mattino