Una bambina di 16 mesi ha rischiato il soffocamento per alcuni pezzi di mandorla finiti nei bronchi. A salvarle la vita, nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, sono...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I pezzi, messi in bocca ma tecnicamente inalati, erano finiti nel bronco probabilmente a causa della masticazione non ancora efficace della piccola. La madre si era accorta di non essere riuscita a toglierli tutti e lo ha fatto presente ai medici del pronto soccorso di Carpi, che hanno attivato i colleghi dell'azienda ospedaliera-universitaria di Parma, centro di riferimento per questo tipo di emergenze ed è stato organizzato il trasferimento notturno. L'intervento è perfettamente riuscito: «La bambina sta bene», ha detto Majori, pneuomologo interventista che ha voluto ringraziare i colleghi Francesca Mensi, Federico Martello, Raffaele D'Ippolito, oltre al «personale infermieristico e del comparto di otorinolaringoiatria e il mio maestro Angelo Gianni Casalini, direttore dell'unità complessa di pneumologia endoscopica toracica». A marzo 2017 nella stessa stessa struttura ospedaliera erano stati salvati dal soffocamento, per aver inalato frammenti di cibo, tre bambini nel giro di 24 ore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino