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Malmenato per una cartina da sigaretta. Un quarantenne di Vasto e un ventenne di Roma sono accusati di oltraggio, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni dolose gravi in concorso. I fatti risalgono alla metà di settembre quando in un'aggressione per futili motivi nella centralissima via Santa Maria un 26enne vastese ha riportato la frattura della spalla e del femore e, successivamente, è stato costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico. Secondo la ricostruzione fatta dal vicequestore aggiunto Fabio Capaldo del commissariato di Vasto, il tutto è frutto di una richiesta non soddisfatta di una cartina da sigaretta.
Grazie alle numerose testimonianze raccolte gli agenti hanno accertato che i due hanno chiesto una cartina al 26enne che ne era sprovvisto: «Il branco, dopo aver confabulato qualcosa, si è rivolto con fare minaccioso nei confronti della vittima.
Il branco si è poi allontanato in direzione della loggia Amblingh. Grazie alle testimonianze è stato possibile rintracciare la stessa notte uno dei due che si aggirava a torso nudo tra i vicoli del centro storico, mentre l'altro è stato identificato nei giorni seguenti. La polizia di Stato li ha denunciati per lesioni dolose gravi in concorso con altri in corso di identificazione; il 40enne vastese ha precedenti per porto abusivo di armi, l'altro per oltraggio, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento.
«Vista la pericolosità sociale dei due e l'esigenza di salvaguardare l'incolumità pubblica - aggiunge Capaldo - la Questura di Chieti sta valutando l'opportunità di emettere un provvedimento di cosiddetto Da.Spo. Willy a carico dei due aggressori vietandogli di accedere all'interno di determinati esercizi commerciali». Tale misura preventiva è stata introdotta con il decreto sicurezza del 2020 a seguito della morte del giovane Willy Duarte Monteiro, brutalmente ucciso in un pestaggio la notte tra il 5 ed il 6 settembre 2020 a Colleferro, nasce dall'esigenza di arginare la movida violenta ed è applicabile anche ai minori. La sua violazione comporta responsabilità penali ed è punita con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e la multa da 8 mila a 20 mila euro.
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