Poteva lanciarsi col paracadute, salvarsi e lasciare al destino la traiettoria dello schianto dell'aereo che stava pilotando. Sorvolava un centro abitato tra le campagne...
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Pietro Venanzi, 53 anni, era un pilota esperto. Collaudatore di livello internazionale, lavorava per Agusta Westland e lo scorso 30 ottobre stava testando un aereo sperimentale. Al suo fianco Herber Moran, ex pilota della Marina americana.
In pochi istanti doveva prendere la decisione più importante della sua vita. Indossare il paracadute e lanciarsi verso la salvezza lasciando il velivolo precipitare sopra le abitazioni o tentare un delicatissimo atterraggio di emergenza in una zona lontana dai civili.
La scelta tra la vita e la morte, tra l'addio alla famiglia o una strage di persone innocenti. Il capitano eroe ha sacrificato se stesso. Ciò che ha fatto rimarrà impresso per sempre nel cuore della gente che vivrà grazie al suo gesto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino