Faccia a faccia con il ladro: «Ci armeremo per difenderci»

Alessio Puppato e sua nonna, Natalina
PIEVE DI SOLIGO - È giovedì Alessio Puppato, 23 anni, stava studiando al primo piano quando ha sentito un cardine che strideva. «Ho pensato fosse mio zio, l’ho chiamato ma...

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PIEVE DI SOLIGO - È giovedì Alessio Puppato, 23 anni, stava studiando al primo piano quando ha sentito un cardine che strideva. «Ho pensato fosse mio zio, l’ho chiamato ma sentendo che non rispondeva nessuno ho deciso di scendere. Ho preso il coltello da bosco e sono andato al pianoterra. A quel punto mi sono trovato il bandito davanti ma non ho fatto a tempo a vederlo in faccia».




Un’esperienza che ha segnato sia il ragazzo, studente, che il borgo in cui abita: «Prima metteremo in sicurezza l'abitazione con sensori d'allarme, poi passeremo al porto d'armi» commenta. «Più che paura ho provato rabbia -aggiunge- Non capisco perché tornino a casa nostra, non hanno trovato nulla».



La nonna, Natalina, racconta di essere andata dal dottore dopo i furti precedenti per chiedere un aiuto a superare il trauma: «Non mi passa -racconta in lacrime- ho paura che tornino. Ci sentiamo indifesi. I carabinieri sono intervenuti subito. Ma quando vanno via restiamo soli con le nostre paure. Oggi non ho avuto neppure la forza di mangiare e la notte scorsa non ho chiuso occhio». Del resto nella loro abitazione i ladri c'erano stati appena una settimana fa. Facile comprendere certe reazioni e lo stato d'animo di questa gente.



Sette giorni prima i malviventi avevano agito di notte, attorno alle 23. Con un trapano a mano avevano forato gli infissi e, fatta scattare la maniglia, sono entrati nella camera da letto dove dormiva il figlio della donna. «Hanno rubato qualche centinaio di euro guadagnati con fatica da mio figlio, che è senza lavoro fisso -aggiunge Natalina- Non si può vivere così: soldi non ne abbiamo. Non ci è rimasto niente, solo il terrore che qualcuno entri in casa».


Una settimana fa, l'uomo, sentendo i rumori, si è svegliato e ha preso in mano una torcia ma i banditi erano già riusciti a raggiungere l'abitazione della sorella nell'altra metà della villetta bifamiliare. Anche in quel caso nelle mani dei ladri è finito un giubbotto con dentro qualche soldo. «Il portafoglio lo hanno poi gettato a terra, quello che interessava erano solo i soldi. Ora stiamo pensando di armarci» conclude amaramente la donna». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino