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«In realtà - afferma il difensore di Fausta Bonino, avvocato Cesarina Barghini -, le voci sono ben distinte, e non solo la frase non è di Fausta Bonino ma ascoltando l'audio integrale si capisce che la frase era stata detta da una terza persona, da individuare, alla collega infermiera che poi ne parla con Fausta». «È stata riportata nell'ordinanza come se questa frase provasse che Fausta Bonino avesse voluto invitare le colleghe ad essere reticenti. In realtà c'è stato un errore di trascrizione, hanno indicato il suo nome ma la voce non è sua». Per il ricorso al riesame contro l'arresto in carcere - già depositato - il legale consegnerà un'integrazione alla richiesta di scarcerazione proprio rilevando l'errore di trascrizione.
L'avvocato Barghini ne ha parlato a proposito dell'interrogatorio a cui è stata sottoposta ieri Fausta Bonino al carcere di Pisa davanti al pm di Livorno Massimo Mannucci e al Nas di cui hanno dato notizia la trasmissione tv Quarto Grado e il quotidiano Corriere Fiorentino. L'interrogatorio è durato diverse ore perchè «sono state fatte sentire alla mia cliente tutte le intercettazioni integrali da dove provengono le frasi riportate nell'ordinanza, proprio come lei aveva chiesto nell'interrogatorio di garanzia». Così «ascoltando si scopre che c'è almeno una frase attribuita malamente: questa», dice il difensore, «e ce ne sono altre di cui emerge, se ascoltate nel loro contesto, il tono ironico o paradossale».
«Sono state travisate le cose che doveva dire - continua -.
Il Mattino