Scontri a Roma, denunciato il poliziotto che ha picchiato un manifestante

Un agente di polizia si è presentato spontaneamente questa mattina in Questura dopo essere stato immortalato in un video in cui colpisce un manifestante a terra durante la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un agente di polizia si è presentato spontaneamente questa mattina in Questura dopo essere stato immortalato in un video in cui colpisce un manifestante a terra durante la manifestazione di sabato scorso a Roma. In altre immagini lo si vede mentre si trova tra i manifestanti a Piazzale Flaminio

 

 

Il poliziotto sarà segnalato all'autorità giudiziaria che ne valuterà l'operato. Nella giornata di ieri - puntualizza la Questura - è circolato un post sui canali social che riconduceva tali condotte ad un dirigente della polizia, che è invece risultato del tutto estraneo ai fatti. L'autore del post è stato denunciato per diffamazione e calunnia.

 

 

Scontri a Roma, 3 scarcerati

Tre scarcerati (2 ai domiciliari e un obbligo di firma) e per due confermato il carcere. È quanto deciso dai giudici collegiali di Roma nell'ambito dell'udienza di convalida per altri cinque arrestati negli scontri avvenuti sabato a Roma. In particolare i giudici hanno disposto il carcere per Fabio Corradetti (figlio della compagna di Giuliano Castellino) e Iorio Pilosio. Per Maurizio Bortolucci e Valerio Pellegrino arresti domiciliari e infine per Gennaro Imperatore deciso l'obbligo di firma tre volte alla settimana. Nei loro confronti la Procura contesta i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Per i giudici Corradetti deve restare in carcere per avere avuto «un ruolo deciso negli scontri avvenuti nella zona di palazzo Chigi» mentre Pilosio «ha ammesso di volere occupare il Parlmento». Per i magistrati sussistono «gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari per la gravità dei fatti contestati».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino