L'estate folle di Ponza: l'isola covid-free teatro di risse, violenze e morte

L'estate folle di Ponza: l'isola covid-free teatro di risse, violenze e morte
Un ragazzo di 24 anni trovato morto con un taglio alla testa e Ponza si chiede cosa stia succedendo in quest'estate pazza e insolita. Estate dalla folla di turisti che si...

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Un ragazzo di 24 anni trovato morto con un taglio alla testa e Ponza si chiede cosa stia succedendo in quest'estate pazza e insolita. Estate dalla folla di turisti che si avvicina ai livelli record del 2017, nonostante il coronavirus. Ma la perla delle isole pontine è rimasta «covid free» e questo ha moltiplicato gli arrivi soprattutto di comitive di giovani, da Roma in prevalenza ma non solo. Così, da un mese, i carabinieri hanno molto lavoro.


IL GIOVANE MORTO
Si chiama Gianmarco Pozzi, è originario di Roma ed è un campione di kickboxing, la particolare disciplina vicina alla boxe. Lo hanno trovato morto nel giardino di una casa vicina al monolocale che aveva in fitto nella frazione di Santa Maria, la zona dell'isola dove venne tenuto prigioniero Mussolini per tre giorni prima di essere trasferito sul Gran Sasso dopo il 25 luglio del 1943. Non si sa cosa sia successo, se Pozzi, che lavorava in un locale dell'isola, sia caduto accidentalmente scavalcando la recinzione da 7 metri del vicino, o se qualcuno lo abbia colpito. È stato trovato con una ferita alla testa. Dovranno stabilirlo i carabinieri, su delega della Procura di Cassino. I carabinieri che dagli inizi di luglio stanno avendo il loro bel da fare, per controllare le movide ponzesi, con ragazzi irrequieti che sembrano volersi solo divertire infischiandosene di limitazioni e divieti.

I LIMITI
Il sindaco Francesco Ferraiuolo, orgoglioso di non avere avuto casi di Covid a Ponza, tanto da essere stato costretto a smentire la notizia che a luglio ce ne fosse stato uno, ha firmato un'ordinanza per limitare gli sbarchi di chi arriva su barche da diporto. Sbarchi possibili solo in due punti precisi del porto, controllati in orari stabiliti. Il sindaco però è stato chiaro: «Non posso militarizzare l'isola, ho chiesto più controlli dopo alcuni episodi». Il riferimento è all'aggressione di un barcaiolo che aveva invitato una comitiva di ragazzi romani a non tuffarsi con l'imbarcazione in movimento. Con una sola spiaggia raggiungibile a piedi dal porto, quella sempre a rischio frane di Chiaia di Luna, i ragazzi si fanno traghettare verso la grande spiaggia del Frontone, dove il divertimento è assicurato e i vigili possono fare ben poco. Per andare nelle altre zone dell'isola con accesso a mare, senza auto e con le limitazioni del traffico disposte dal sindaco, c'è bisogno dell'autobus. Con tutte le restrizioni di questo periodo. Ma la voglia di divertirsi è tanta, con le presenza moltiplicate in questi giorni. A luglio, un sedicenne è finito in coma etilico e la protesta di tassisti e barcaioli che hanno sospeso il servizio negli orari clou per far capire ai ragazzi che devono darsi una regolata, sembra servita a poco. Per un giorno, dopo la mezzanotte non c'era un taxi da Santa Maria al porto e al corso Pisacane. Tutti a piedi, attraversando le due piccole gallerie lungo il percorso. Dopo le 17, invece, nello stesso giorno i barcaioli non prendevano più ragazzi dalla spiaggia del Frontone. Ma la protesta non poteva durare in eterno. Si sa, la crisi e la stagione difficile non consentono di fare troppo gli schizzinosi. Anche perché il flusso di arrivi è stato imprevisto e con prenotazioni dell'ultima ora.

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LE SEGNALAZIONI

I carabinieri rispondono a continue segnalazioni, fanno continui controlli al porto e nella zone più affollate, trovando anche qualche giovane in possesso di droga. Il dito è puntato su chi fitta monolocali o piccole case senza registrare chi vi entra. Piero Vigorelli, ex sindaco di Ponza, ha dato la sua analisi sull'estate turbolenta dell'isola: «Sono ragazzi di ogni estrazione sociale, che vengono apposta per fare solo casino». Due domeniche fa, è successo di tutto, con liti e risse nella movida. Ma «l'isola non è fuori controllo, sono episodi» ha sottolineato Gino Pesce, il titolare del ristorante storico «Acqua Pazza», preferito da Bruno Vespa. E a Ponza si sono visti in questi giorni Gianni Morandi, Luca Barbarossa, Claudia Gerini, anche il ministro Luigi Di Maio. Non si sa se Gigi Proietti, cittadino onorario di Ponza, abbia fatto capolino nella sua casa a Santa Maria. Certo, i giovani in gruppo sono tanti, al locale Winspeaere come al Mamafè o sulla spiaggia del Frontone. La «caciara», insolita perché imprevista nel dopo-emergenza, si vede. E chissà cosa avrebbe commentato il professore Ernesto Prudente, unico cittadino residente della vicina Palmarola. Una figura nota scomparsa otto anni fa, quando l'isola perse il suo storico che, forse, non avrebbe riconosciuto la sua Ponza nella confusione di questi giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino