Portogallo, scarcerati i politici indagati per corruzione. Il premier Antonio Costa si è dimesso per un caso di omonimia

Il terremoto politico nel frattempo ha fatto cadere anche il ministro delle Infrastrutture, João Galamba, che poco fa ha rassegnato le sue dimissioni

Portogallo, scarcerati gli indagati per corruzione: il premier Antonio Costa si è dimesso per un caso di omonimia
Gli imprenditori e politici indagati e tenuti in stato di fermo fino a oggi nell'ambito dell'operazione «influencer», l'inchiesta giudiziaria che la...

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Gli imprenditori e politici indagati e tenuti in stato di fermo fino a oggi nell'ambito dell'operazione «influencer», l'inchiesta giudiziaria che la settimana scorsa ha scatenato un terremoto politico in Portogallo spingendo il primo ministro António Costa a dimettersi, sono stati tutti scarcerati.

Ieri, al termine di tutti gli interrogatori, il Pubblico ministero aveva chiesto la carcerazione preventiva per Vítor Escária, capo di gabinetto del primo ministro, e per il consulente Diogo Lacerda Machado, mentre per il sindaco socialista di Sines, Nuno Mascarenhas, era stata chiesta la sospensione dall'incarico. Il giudice ha invece deciso di sottoporli a misure cautelari più lievi, come l'obbligo di firma, il divieto di espatrio o il pagamento di una cauzione.

Inoltre, fatto ancor più rilevante, il giudice istruttore ha fatto cadere le accuse più gravi nei loro confronti, quelle di corruzione e abuso d'ufficio, lasciando soltanto quella di traffico d'influenze. Il terremoto politico nel frattempo ha fatto cadere anche il ministro delle Infrastrutture, João Galamba, che poco fa ha rassegnato le sue dimissioni.

Il caso di omonimia

Ma l'indagine per sospetta corruzione che ha spinto alle dimissioni il primo ministro António Costa potrebbe essere stata frutto di un clamoroso malinteso. La notizia è stata riportata dalla CNN Portugal: l'intercettazione telefonica che ha spinto le autorità giudiziarie portoghesi ad aprire un'indagine per sospetta corruzione del primo ministro António Costa, costringendolo alle dimissioni il 7 novembre scorso, si riferirebbe in realtà non al premier, bensì al suo ministro dello Sviluppo economico, che ha un nome molto simile: António Costa Silva.

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Il Mattino