Abusi su una bimba di 10 anni, don Paolo Glaentzer condannato a 4 anni di carcere e 50mila euro di risarcimento

Abusi su una bimba di 10 anni, don Paolo Glaentzer condannato a 4 anni di carcere e 50mila euro di risarcimento
Quattro anni e quattro mesi di carcere e 50mila euro di risarcimento. Questa la decisione del gup del Tribunale di Prato, al termine di un processo con il rito abbreviato,...

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Quattro anni e quattro mesi di carcere e 50mila euro di risarcimento. Questa la decisione del gup del Tribunale di Prato, al termine di un processo con il rito abbreviato, nei confronti di don Paolo Glaentzer, l'ex parroco della chiesa di San Rufignano a Sommaia di Calenzano (Firenze), accusato di violenza sessuale su una bambina di 10 anni. Il giudice ha stabilito anche un risarcimento di 50mila euro per la minorenne, mentre non ha concesso nessun risarcimento per i genitori della bambina, che si erano costituiti parte civile. Il pm Laura Canovai aveva chiesto una condanna a 5 anni di reclusione.


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Don Glaentzer venne arrestato dai carabinieri il 23 luglio scorso. Il parroco era stato sorpreso da un passante mentre di sera era in auto con la bambina. Il passante aprì uno sportello dell'auto e fece allontanare la bimba. Altre persone accorsero e il parroco rischiò il linciaggio e venne salvato dall'intervento dei carabinieri che lo trassero in arresto. La difesa del sacerdote aveva chiesto anche che venisse effettuata una perizia psichiatrica per don Glaentzer, ma il gup aveva respinto la richiesta. 

Tra le parti civili costituitesi al processo a Prato figurava anche la Diocesi di Firenze il cui avvocato Paolo Ghetti ha spiegato: «È la prima circostanza in cui un'arcidiocesi si costituisce parte civile contro un suo prelato». Per il procuratore capo di Prato, Giuseppe Nicolosi, ha definito si tratta «un segnale di presa di coscienza della Chiesa sulla pedofilia in seguito alle iniziative di Papa Francesco». L'avvocato del parroco, che ha lasciato il tribunale prima della lettura della sentenza, non ha rilasciato dichiarazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino