Il popolo dem al voto oggi per le primarie del partito nella sfida a tre fra l'ex premier Renzi, il guardasigilli Orlando e il governatore della Puglia Emiliano. Si vota in 10...
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«Non si decide solo chi guiderà il Pd, si decide anche tra centrosinistra o un'alleanza con Berlusconì, dice Orlando. Per Emiliano «non è detto che Renzi vinca». E promette che, se anche l'ex premier dovesse vincere, gli renderà dura la strada. Si vota presentando documento d'identità e tessera elettorale. Chi non è iscritto al Pd deve anche versare un contributo minimo di 2 euro. Hanno l'obbligo di registrarsi on-line i ragazzi tra i 16 e i 18 anni, gli studenti e i lavoratori fuori sede e coloro che domenica non si troveranno nel loro Comune di residenza. Gli stranieri possono votare se con permesso di soggiorno o richiesta di rinnovo, esibendolo con la carta di identità. Possibile anche il voto on line, a patto di essersi registrati prima. Per votare si potrà barrare il nome della lista del candidato a segretario nazionale che si intende sostenere.
L'ex premier Matteo Renzi apre la giornata delle primarie del Pd ringraziando i volontari «che aprono i seggi delle primarie Pd: comunità generosa e appassionata. Viva la democrazia» scrive Renzi su twitter. Il ministro della Giustizia e candidato alle primarie per la segreteria nazionale del Partito Democratico, Andrea Orlando, vota nella sua città, La Spezia, alle 11.00, nel seggio di Scalinata Toscanini, sede del Pd nel quartiere Fossitermi. Emiliano offre la sua bacheca Facebook per segnalare eventuali irregolarità. Mentre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, non ci sta a «una partecipazione di facciata» del centrosinistra nelle prossime elezioni regionali in Lombardia e, per questo, invita lo schieramento a individuare una candidato entro settembre. Andrebbero fatte le primarie anche in questo caso? Gli è stato chiesto prima che votasse alle primarie del Pd. «Se c'è un candidato forte ci si può pensare. Questo se c'è un candidato più o meno unico del Pd - ha risposto -. Il mio invito è: decidiamoci per settembre, perché per settembre ci dovrà essere un candidato».
Sono 552 i seggi per le elezioni primarie del Partito Democratico in Campania. I seggi sono 138 a Napoli e provincia, di cui 34 nel capoluogo, mentre nelle altre province sono così divisi: 146 a Salerno, 105 ad Avellino, 94 a Caserta, 69 a Benevento. L'attenzione in Campania è massima, visti gli scandali nelle ultime consultazioni, a partire dal caso delle monete da due euro distribuite ai seggi durante le primarie per le amministrative a Napoli, fino alle persone candidate a loro insaputa e al caos tesseramento in diverse città a febbraio. Anche per questo il Pd nazionale ha inviato in Campania il parlamentare Ernesto Carbone come osservatore. Alle ultime primarie nazionali del Pd in Campania, nel 2013, i votanti erano stati 193.318, di cui 192.463 voti validi. Renzi aveva ottenuto il 67,55% di preferenze, Cuperlo il 18,21% e Civati il 14,24%. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino