Provini a luci rosse, arrestato il regista ​che organizzava le sfilate di miss

Claudio Marini
Provini a luci rosse per scritturare giovani attrici: arrestato il regista frusinate di 48 anni Claudio Marini abitante nella zona della Pescara.  ...

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Provini a luci rosse per scritturare giovani attrici: arrestato il regista frusinate di 48 anni Claudio Marini abitante nella zona della Pescara. 


I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile del quartiere Parioli hanno fatto scattare le manette ai suoi polsi per l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata.
Secondo gli elementi raccolti dagli investigatori il regista, ideatore di tante manifestazioni nella provincia ciociara, soprattutto sfilate di Miss ( la più conosciuta riguarda la kermesse di bellezza Star Of the Year ) aveva organizzato dei cast perchè doveva scegliere delle attrici che avrebbero dovuto recitare in due suoi lungometraggi: “Miele amaro” e “La forza dell’amore” .
Le aspiranti interpreti non sapevano però che si trattava di provini hot nei quali veniva richiesto loro di recitare alla lettera quanto scritto nei copioni. E proprio forte del fatto che le sue richieste sessuali erano state scritte nero su bianco su quei fogli, il regista, che aveva aperto una agenzia di spettacolo nella capitale, si sarebbe “intrufolato“ in quelle scene piccanti.

Con la scusa di insegnare alle attrici come avrebbero dovuto muoversi , le palpeggiava le baciava e in più di qualche caso le avrebbe stuprate. Quelle più ingenue finivano nella sua casa nel quartiere Trieste a Roma, le altre fuggivano a gambe levate. 

Le ragazze “reclutate” che l’istrionico ciociaro aveva contattato tramite mail, provenivano da ogni parte d’Italia. Il loro sogno nel cassetto era quello di sfondare nel mondo del cinema. Un sogno che però è stato subito infranto da deplorevole comportamento del 48enne.
Sembra che una ventiduenne si sia ritrovata a fare sesso con il regista così come scritto da copione. In quel frangente l’uomo avrebbe continuato a spiegarle che tipo di approccio doveva avere davanti alla macchina da presa. 
 
Il modus operandi di Claudio Marini, conosciuto nella provincia ciociara soprattutto per aver portato come ospite d’onore in un suo spettacolo a Gallinaro il boia delle Fosse Ardeatine” Erich Priebke, era quello di fissare un primo appuntamento in un luogo pubblico ( sovente incontrava le aspirante attrici in un fast food della capitale); una volta che le ragazze riuscivano a prendere confidenza con lui, passava alla seconda fase invitandole nella sua abitazione di via Trieste, un quartiere residenziale di Roma.
Ad una di queste giovani, che l’aveva minacciato di denunciarlo, per farla tacere le avrebbe subito proposto un ruolo da protagonista in un suo film. Il resto è cronaca.
 
Sarebbero otto fino a questo momento le ragazze che avrebbero fatto scattare la denuncia nei confronti del regista per il reato per violenza sessuale. Ma il numero sembra destinato a salire. Tra le vittime ci sarebbero anche due giovani attrici del capoluogo ciociaro intenzionate, tramite il proprio legale di fiducia , a presentare denuncia nei confronti di Claudio Marini. 
 
Il nome del regista, va detto, era già salito alla ribalta delle cronache qualche tempo fa perché vittima di usura da parte di un imprenditore di Ceprano. Sembra che Claudio Marini avesse chiesto denaro in prestito per gestire le sue attività. E proprio grazie alle intercettazioni telefoniche gli investigatori avevano cominciato a scoperchiare un mondo, quello del regista, fatto di sesso e di “stelline” in cerca di notorietà. 


Adesso Gli investigatori sperano che, sulla scia del caso del regista americano Harvey Weinstein finito in carcere per aver stuprato numerose attrici, le vittime delle violenze sessuali possano uscire allo scoperto e confessare con dovizia di particolari quello che avrebbero subìto dall’uomo per poter essere scritturate.
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Il Mattino