Putin, chi è il generale «Armageddon» Sergei Surovikin. «È spietato, gli attacchi a Kiev come ad Aleppo»

Sergei Surovikin, chi è il «generale Armageddon» voluto da Putin. «È spietato, l'attacco a Kiev come le bombe ad Aleppo»
Così spietato da guadagnarsi la fama di “Generale Armageddon”. È questo il soprannome con cui Sergei Surovikin è noto nelle forze armate. Da pochi...

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Così spietato da guadagnarsi la fama di “Generale Armageddon”. È questo il soprannome con cui Sergei Surovikin è noto nelle forze armate. Da pochi giorni ha assunto il comando dell’esercito russo in Ucraina e, secondo diverse fonti di intelligence, c’è la sua firma dietro il pesante attacco missilistico che ha colpito Kiev, Leopoli, Ivano-Frakivsk, Dnipro e Odessa. Ben 83 missili e 17 droni che hanno preso di mira infrastrutture strategiche e civili. Una pioggia di fuoco che ha causato almeno 14 morti e 97 feriti ma anche blackout, incendi ed esplosioni. Un inferno quello scatenato da Surovikin in Ucraina, in risposta all’esplosione che ha danneggiato il ponte di Kerch che collega la Crimea alla Russia.

 

 

Chi è il generale russo voluto da Putin

Lo scorso sabato il Ministero della Difesa russo aveva annunciato il passaggio delle consegne delle “operazioni militari speciali” in Ucraina al generale Sergei Surovikin, in passato a capo delle truppe russe in Siria e fino a qualche giorno fa al comando dell’esercito russo stanziato nel sud dell’Ucraina. È sotto la sua guida che l’aviazione russa ha bombardato in maniera indiscriminata diverse città della Siria fino alla distruzione di Aleppo. Per il servizio prestato in Siria è stato insignito della medaglia di “Eroe di Russia”. L’organizzazione non governativa internazionale Human Rights Watch lo ha inserito tra i comandanti che più si sono macchiati di violazioni di diritti umani e crimini di guerra in Siria, soprattutto con riferimento alla città di Idlib.

«Non sono sorpreso di vedere cosa è successo questa mattina a Kiev. Surovikin è assolutamente spietato, con scarso riguardo per la vita umana», ha dichiarato al Guardian un ex funzionario del ministero della Difesa che ha lavorato con Surovikin, aggiungendo: «Temo che le sue mani saranno completamente ricoperte di sangue ucraino».

 

 

Classe 1966 e originario di Novosibirsk in Siberia, Sergei Surovikin, come riporta il Telegraph, è stato descritto dal Ministero della Difesa britannico come «brutale e corrotto». Tra i fedelissimi di Vladimir Putin, è stato anche a capo delle Forze aerospaziali russe. Nel 1991, quando era al comando del 1° battaglione fucilieri dell’esercito sovietico, durante il fallito tentativo di colpo di stato che doveva destituire Michail Gorbaciov, allora presidente dell’Unione Sovietica, come ricorda Novaya Gazeta, guidò personalmente una colonna di veicoli blindati che causarono la morte di tre manifestanti. Fu arrestato. Dopo aver trascorso sette mesi nella prigione di Matrosskaya Tishina venne reintegrato, senza subire un processo. Nel 1995 invece, venne condannato a un anno di libertà vigilata per traffico di armi. Anche in questo caso, ne uscì indenne con il completo ritiro delle accuse. Sergei Surovikin ha prestato servizio anche in Afghanistan, in Tagikistan e in Cecenia.

 

 

I lati oscuri della carriera militare di Sergei Surovikin

Sono tanti i lati oscuri che caratterizzano la sua carriera militare ma una cosa è certa: il generale russo, come hanno dichiarato due diverse fonti, una vicina al Cremlino e l’altra al governo russo, citate dal quotidiano online Meduza: «non è sentimentale». Le sue tattiche di guerra non escludono azioni non convenzionali rivolte anche a civili e centri abitati, strategie brutali che ha sperimentato soprattutto nel corso della guerra in Siria e un motivo per cui Putin lo ha voluto al comando di quella che ancora definisce “operazione speciale” in Ucraina, dopo le battute d’arresto causate all’esercito russo dalla controffensiva ucraina. La disfatta di Mosca ha causato numerose critiche all’interno dell’ambiente politico e militare ma anche sui media di stato russi: Surovikin rappresenterebbe pertanto il cambio di strategia del Cremlino per accrescere la pressione sull’Ucraina e costringere il paese ad arrendersi.

 

 

Il Generale Armageddon al comando delle forze russe

Evgeny Prigozhin, il fondatore della organizzazione di mercenari Wagner, lo ha definito «il migliore» tra i comandanti mentre Gleb Irisov, un ex tenente dell'aeronautica che ha lavorato con Surovikin fino al 2020, come riporta il Guardian, ha ricordato che il generale era una delle poche persone nell'esercito che «sapeva come supervisionare e razionalizzare diversi rami dell'esercito» aggiungendo che «è molto crudele ma anche un comandante competente. Ma non sarà in grado di risolvere tutti i problemi. La Russia è a corto di armi e manodopera».

 

 

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Il Mattino