Quarantena, sfogo in diretta dei troll: «Conte, devo uscire sto in astinenza»

Quarantena, sfogo in diretta dei troll: «Conte, devo uscire sto in astinenza»
L’incremento di contagi da coronavirus in Italia comincia a diminuire, aumentano le guarigioni e gli italiani iniziano a sorridere e a vedere pian piano la fine del tunnel....

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L’incremento di contagi da coronavirus in Italia comincia a diminuire, aumentano le guarigioni e gli italiani iniziano a sorridere e a vedere pian piano la fine del tunnel. C’è però chi non ce la fa più ad aspettare e che si mostra distrutto dal lockdown. In particolare non sono pochi coloro che durante le conferenze stampa indette anche sui social da Conte o dallo sceriffo De Luca esprimono tutta la loro frustrazione in commenti a dir poco fuori luogo: «Basta quarantena, abbiamo bisogno di uscire a posteggiare»; «Non possiamo stare ancora in astinenza chiusi in casa»; «Peppe, non abbiamo la materia prima in casa e non si compra al supermercato»; «Andiamo a Berlino, Beppe. Andiamo a Berlino», sono solo alcune delle frasi più carine fra i tanti commenti irripetibili dei troll.

 
C’è infatti chi prova a spiegare con maggior delicatezza: «In questo periodo c’è un problema da non sottovalutare, che è l’aumento a dismisura dei cosiddetti rattusielli da social, ossia coloro che tartassano ogni essere vivente che respira. Tanta gente non riesce a dare sfogo in quarantena ai propri bollori e peggiora notevolmente». Insomma un’altra conseguenza delle misure restrittive di cui non tutti parlano, ma che qualcuno in maniera sempre crescente prova a esprimere durante le conferenze del presidente del Consiglio, e ancora di più in quelle del presidente della Regione Campania che si mostra ancora più severo sul metodo di applicazione delle restrizioni, scatenando anche numerose ironie e meme sul suo conto.

È in crescita dunque il fenomeno dei troll che attraverso i loro messaggi fuorvianti e provocatori esprimono frustrazione e disadattamento, o magari provano a regalare una risata dando sfogo al proprio estro represso. Certo è che a leggere i loro commenti, in ogni caso, talvolta c’è davvero da ridere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino