Green pass (in parte) e quarantene cambiano: ecco come torneremo a viaggiare in Italia

Green pass (in parte) e quarantene cambiano: ecco come torneremo a viaggiare in Italia
Stop a quarantene e, in parte, all'obbligo di Green pass per rilanciare il turismo. Sarebbe questo il piano del governo per evitare che il settore, già pesantemente...

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Stop a quarantene e, in parte, all'obbligo di Green pass per rilanciare il turismo. Sarebbe questo il piano del governo per evitare che il settore, già pesantemente danneggiato nei mesi scorsi dalla risalita della curva, subisca un altro contraccolpo economico questa primavera. Tant'è che l'esecutivo, che come annunciato da Mario Draghi in conferenza stampa qualche giorno fa già sta lavorando ad una road map per la graduale eliminazione delle restrizioni anti-Covid, starebbe pensando di "favorire" il comparto con un'accelerazione che possa spingere le visite degli stranieri nella Penisola, specie durante i weekend di Pasqua (il 17 aprile).

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Il punto fisso, com'è ormai noto, sarà il 31 marzo quando lo stato d'emergenza in scadenza non verrà prorogato. Non vuol dire che gli allentamenti saranno automatici però, ma che si inizierà un percorso che dovrebbe culminare il 15 giugno con lo stop all'obbligo di vaccino per gli over50. Il primo passo quindi, sarà un altro "non rinnovo". La maggioranza delle ordinanze del ministero della Salute che impongono ai turisiti extra Ue in arrivo in Italia di restare in quarantena 5 o 10 giorni oppure esibire l'esito negativo di un tampone (anche ai vaccinati) non verranno infatti prorogate. Un po' come già avvenuto con i paesi europei.

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Non solo. Appare abbastanza definito che uno dei primi vincoli a capitolare - salvo nuovi impennamenti della curva dei contagi - è l'obbligo di Green pass per i locali all'aperto. Dal primo aprile quindi, con ogni probabilità si potrà tornare a pranzare nei ristoranti che hanno spazi all'esterno senza che venga richiesto il Qr code. Allo stesso modo non dovrebbe essere rinnovato l'obbligo di Green pass rafforzato (ottenibile con la vaccinazione o la guarigione) per alberghi e strutture ricettive. Anche questo infatti scade il 31 marzo - al pari di congressi, fiere ed eventi - e il governo non sembra aver intenzione di mantenerlo. 
Discorso diverso per quanto riguarda gli spostamenti. Anche se il 31 marzo segna sulla carta la fine dell'obbligo di Green pass rafforzato anche aerei, navi, treni, metro, bus e tram, questo non è ancora detto verrà eliminato. Il governo ci sta pensando, magari rendendo necessario "solo" il pass base. Ma una decisione verrà con ogni probabilità presa solo nei prossimi giorni.

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Infine, quello che forse è il passaggio più importante per riportare in Italia i turisti non europei. Si sta lavorando al riconoscimento di Sputnik e degli altri vaccini oggi non approvati dall'Ema. In questo modo anche chi ha ricevuto il farmaco russo o quello cinese potrà viaggiare senza particolari problemi. Inoltre verrà reso possibile a chi proviene da Paesi in cui il nostro Qr code non è utilizzabile, anche di muoversi semplicemente con un certificazione cartacea. In questo caso l'obiettivo, è chiaro, sono i turisti statunitensi e quelli mediorientali.

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Il Mattino