Giorno Uno dell'era grillina a Roma, il Day After dello tsunami nelle urne che con 770 mila voti ha portato Virginia Raggi alla guida del Campidoglio. Il primo sindaco donna e...
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«Oggi si apre una nuova era - scrive la neo sindaco su Fb - Qualcuno ci ha praticamente fatto una »guerra« senza precedenti. Il punto è che non sono riusciti a fermarci. Segno che siamo più forti e che i romani, soprattutto, sono più forti». Concetti già toccati ieri nella dichiarazione a caldo. La prima intervista di Raggi dopo il voto, alla tv Euronews, sarà tradotta in 13 lingue e trasmessa mercoledì, fa sapere il suo entourage. «Si é aperto un nuovo corso che inciderà positivamente non solo su Roma - ragiona l'avvocatessa con i suoi -, ma anche sul peso politico dell'Italia in Europa». Poche ore di sonno per Raggi, che ha fatto quasi l'alba con Beppe Grillo, Davide Casaleggio, leader del direttorio e parlamentari nell'hotel romano dove scende il comico fondatore. «È un bel momento per Roma», dice alla stampa uscendo di casa sotto la pioggia. «Risultato eclatante? Non me l'aspettavo», confessa.
Prima qualche ora con il figlio di 7 anni e i genitori, una telefonata al marito, che da separato ieri ha reso pubblici sostegno alla moglie e dolore. «Cambia tutto, ora tocca a noi», afferma Raggi, che auspica una fase «più costruttiva, attraverso un dibattito onesto con le altre forze politiche centrato sui reali problemi dei cittadini». Anche se i 5 stelle pensano di sfrattare il Pd dalla parte sinistra dell'Aula Giulio Cesare del Consiglio comunale. «Ne stiamo parlando», dicono. Per mantenere gli impegni ci vuole una squadra. Dopo Paolo Berdini all'Urbanistica, Paola Muraro all'Ambiente e Rifiuti, Luca Bergamo alla Cultura e Andrea Lo Cicero allo Sport sono attesi nelle prossime ore i nomi degli altri assessori.
Incarichi di peso come i Trasporti - in lizza Cristina Pronello dal Politecnico di Torino - o il Bilancio, dove resta per ora il no del dirigente Consob Marcello Minenna.
Il Mattino