Con l'ultima versione del decreto che regola Reddito di cittadinanza e Quota Cento, si delinea meglio la platea e l'entità del futuro sussidio contro la...
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Tornando al decreto, e dopo le polemiche degli ultimi giorni, il governo ammette che i beneficiari saranno meno rispetto al previsto: infatti si parla di una platea di 1.700.000 di famiglie per 4.900.000 percettori totali. Confermati gli stanziamenti, ribassati rispetto alle prime intenzioni nel corso delle trattativa con la Ue per evitare la procedura d'infrazione: in totale siamo a 6,1 miliardi di euro, dei quali un miliardo dovrebbe andare al rilancio dei centri per l'impiego. Quando finiranno i finanziamenti, gli assegni saranno rimodulati in base alle risorse disponibili (si punta a recuperarne di nuove dai fondi non usati per Quota Cento). Il sussidio va scomposto tra una componente massima di 500 euro a famiglia modulabile in relazione all'Isee e 280 euro per l'affitto. Stando ai primi calcoli, andranno in media a ogni famiglia 391 euro, che diventano 138 per il singolo disoccupato. In ogni caso, l'assegno oscillerà tra i 40 e i 780 euro mensili. Via Facebook il vicepremier Luigi Di Maio ha fatto sapere che il governo «mira a migliorare la vita dei più deboli, dare un sostegno economico a chi non ha lavoro e inserirli in un piano per l'occupazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino