Regione vulcanica tedesca si risveglia dopo 13.000 anni dall'ultima eruzione

Regione vulcanica tedesca si risveglia dopo 13.000 anni dall'ultima eruzione
La regione vulcanica dell'Eifel nella Germania occidentale mostra che 13.000 anni dopo la sua ultima eruzione si è risvegliata, secondo un articolo pubblicato dal...

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La regione vulcanica dell'Eifel nella Germania occidentale mostra che 13.000 anni dopo la sua ultima eruzione si è risvegliata, secondo un articolo pubblicato dal Geophysical Journal International.


Un gruppo di geologi americani ha rilevato delle prove geodetiche a supporto di questa tesi. In particolare, ha rivelato che il terreno è aumentato di circa un millimetro ogni anno.

Tale dato sebra essere notevolmente superiore alla media registrata durante il periodo noto come tardo quaternario, iniziato quasi 1,3 milioni di anni fa. In effetti, gli esperti affermano che nessun'altra area nell'Europa nord-occidentale abbia subito un movimento verticale della terra con pari tassi di deformazione.

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Allo stesso modo, gli esperti spiegano nel dettaglio che questo fenomeno è dovuto, secondo loro, a una crescente colonna del mantello del sottosuolo. Gli scienziati ritengono che il pennacchio del mantello sia probabilmente ancora presente, ma non sanno se sia ancora attivo. «L'area dell'Eifel è l'unica regione coperta dallo studio in cui il movimento del suolo appare significativamente maggiore del previsto», ha spiegato Croné Kreemer, professore presso l'Università del Nevada e autore principale dello studio. «Sembra chiaro che qualcosa si sta preparando sotto il cuore dell'Europa nordoccidentale», ha riferito.

L'indagine conclude che potrebbe esserci non solo un aumento del rischio vulcanico, ma anche una minaccia sismica a lungo termine. Tuttavia, Kreemer ha chiarito che «ciò non significa che un'esplosione o un terremoto siano imminenti» e ha affermato che continueranno a monitorare l'area per comprendere meglio i possibili rischi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino